Visualizzazione post con etichetta MILANO. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta MILANO. Mostra tutti i post

giovedì 4 febbraio 2016

MILANO

I PREZZI INDICATI SONO RIFERITI ALLA DATA DI PUBBLICAZIONE DEL POST: FEBBRAIO 2016. 
CONTROLLATE SEMPRE SUI SITI UFFICIALI PER VEDERE EVENTUALI VARIAZIONI.




PREMESSA
Questa volta mi è d'obbligo una premessa, perché questo è il post per cui ho impiegato più tempo in assoluto. L'ho iniziato quattro anni fa e mi sono chiesta: sì, ma a Milano cosa c'è da vedere? Io non abito molto lontano e quando ci vado o è perché devo raggiungere un punto specifico o è per andare con qualche amico o parente a fare il solito giro: Duomo, Castello, vasca in centro. Ok, mi son detta, ci sono tante chiese, tanti musei, tanti locali, ma come faccio a mettere tutto insieme? Un elenco? Che noia! Allora ho provato a creare dei percorsi indicativi e me ne sono usciti 3 nelle principali zone turistiche, con quattro punti l'uno. Il lavoro non mi convinceva e l'ho lasciato lì a macerare mentre mi occupavo di altro.
Nel frattempo Milano si è evoluta, negli ultimi dieci anni ha visto partire la riqualificazione di diverse aree degradate o trascurate che ne stanno cambiando anche il profilo. Ho iniziato a fare qualche passeggiata con gli occhi del turista e ho letto un po' di storie su misteri e leggende della città.
Adesso sono due settimane che sono completamente persa tra palazzi d'epoca ed edifici del futuro.
Ho scoperto che quasi ogni palazzo ha un nome e se ne ha più di uno allora era davvero importante, anche se ai milanesi piace molto dare soprannomi e ne hanno un po' per tutti.
Ho scoperto che basta nominare Giuseppe Piermarini (1734-1808), Francesco Maria Richini (1584-1658), Luca Beltrami (1854-1933) e Piero Portaluppi (1888-1967) per indovinare l'architetto che ha progettato buona parte dei palazzi storici.
Ho scoperto che in realtà il miglior museo di Milano è a cielo aperto ed è la città stessa.

Spero di riuscire a mettere un po' di curiosità a chi, pensando a una gita nel capoluogo lombardo, si è sempre posto la mia stessa domanda; nel frattempo i miei percorsi sono diventati 6 e i punti contemplati ... mi spiace, ho perso il conto!

Questa volta i dettagli su mezzi di trasporto, tessere, etc, li ho messi alla fine dei percorsi.

COM'E' FATTA LA CITTA' E COSA VEDERE
Son talmente tante le cose da vedere a Milano che mi è difficilissimo trovare una cartina che racchiuda un po' tutto. 


Partiamo con una piantina dell'Hinterland per capire dove siamo:

Hinterland di Milano

A nord ovest l'aeroporto di Malpensa collegato tramite l'A8, a nord il lago di Como e la Brianza, a nord est il proseguo dell'A4 per Venezia, a est l'aeroporto di Linate, a sud la partenza dell'A1 per Bologna e dell'A7 per Genova, a ovest l'A4 per Torino. Milano è completamente circondata da tangenziali, autostrade e raccordi. Ricordatevi che entrambe le tangenziali sono "estremamente" trafficate dalle 730 alle 10 verso Milano e dalle 17 alle 19 verso la periferia... per il resto sono solo "molto" trafficate! Scherzi a parte, se vi spostate in macchina calcolate il traffico e non considerate i tempi dei navigatori, a meno che non viaggiate di notte o nel primissimo pomeriggio o con un navigatore che calcola il traffico in tempo reale.



Per proseguire diamo un'occhiata alla divisione dei quartieri:

Quartieri di Milano



Infine, teniamo sotto mano la piantina della metro, che trovate sempre aggiornata sul sito ATM. Consiglio di scaricare anche la APP di ATM o Milano Metro per il periodo in cui sarete in città.




Prima di iniziare è necessario sapere che Milano è stata protetta da 3 differenti MURA che chiudevano la città: le mura romane, le mura medievali e le mura spagnole, costruite nelle diverse epoche visto che la città man mano si espandeva; sono state quindi costruite differenti PORTE per accedere alla città, che però mantenevano lo stesso nome delle precedenti seppur spostate di qualche centinaio di metri all'esterno. Di tutte queste porte oggi sono sopravvissute le più recenti (le spagnole), ma anche un paio di quelle medievali. Attenzione quindi se date o ricevete un appuntamento in PORTA NUOVA o in PORTA TICINESE perché potreste non trovarvi nello stesso posto se non specificate il periodo di costruzione. Per quanto riguarda le mura non rimane molto perché man mano che la città veniva ampliata, le mura vecchie venivano abbattute riciclando i materiali per nuove costruzioni, ma qualche reperto lo si trova comunque.

Mura romane                                      Mura Medievali
Mura romane Milano
 Mura medievali Milano




Il perimetro delle mura spagnole è riconoscibile anche oggi dai viali che circondano Milano e che si percorrono in macchina per andare da una parte all'altra della città, lungo i quali si possono vedere 5 delle 6 porte principali spagnole. Da nord a ovest: Porta Garibaldi (ex Comasina), Porta NuovaPorta Venezia (ex Porta Orientale), Porta RomanaPorta TicinesePorta Magenta (ex Porta Vercellina) non c'è più.


Mura spagnole e porte di Milano




ORA SIETE PRONTI PER PARTIRE! La difficoltà maggiore è creare un itinerario in questa città perché la vastità dell'offerta richiede una selezione in base ai campi d'interesse e al tempo a disposizione, quindi guardate nel post e nel sito Turismo Milano, segnatevi cosa vi piacerebbe vedere e mettete i vari luoghi su una pagina di Google Maps in modo da capire le distanze, se si possono fare a piedi o è meglio cercare un mezzo pubblico per spostarsi. Attenzione che il lunedì sono chiuse molte attrazioni.


Io ho individuato sei percorsi, di circa un'ora l'uno (se non ci si ferma), che vi danno dei suggerimenti su alcuni possibili itinerari. Se vi ispirano, uno o tutti, potete stampare il post e seguirli alla lettera; altrimenti potete usarli per prendere l'ispirazione e modellarli sui vostri gusti.



PERCORSO UNO - ITINERARIO BASIC-: Piazza del Duomo - San Babila - Quadrilatero della moda - Piazza Meda - La Scala - Piazza Mercanti - Castello Sforzesco.


Itinerario Basic Milano
Percorso senza deviazioni


Itinerario base Milano

Percorso con deviazioni



  • PIAZZA DEL DUOMO. È IL MUST! La piazza principale e simbolo di Milano, qui vengono organizzati concerti, spettacoli, manifestazioni e vengono messi i maxi schermi quando ci sono eventi sportivi importanti; è strapiena anche nella notte del 31 dicembre.  È il regno dei piccioni e dei turisti che si fanno fotografare in mezzo a loro! Potete arrivare qui tramite 2 metro, la rossa e la gialla, che passano dalle stazioni Cadorna e Centrale.


Ecco cosa trovate partendo dal Duomo e muovendovi in senso orario:


    Duomo di Milano
  • DUOMO di MILANO. È la quarta chiesa europea per superficie e la prima in Italia per volume, quindi vale la pena visitarla anche se non siete religiosi per la sua architettura in stile gotico. Varie storie contornano la nascita di questa imponente struttura, per certo voluta e iniziata da Gian Galeazzo Visconti nel 1386. 

    Potete salire in cima 
    sia a piedi che con l'ascensore, per poi camminare tra le guglie, arrivando sotto la Madonnina (simbolo per eccellenza della città) .
    Diversi sono i tipi di biglietti e quindi i costiperché le zone da vedere sono: le terrazze, la cattedrale, il museo, la chiesa di San Gottardo in Croce, l'area archeologica.

    Chi vuole entrare pienamente in atmosfera può usare come sottofondo O mia bela Madunina (versione sottotitolata).

    CURIOSITA': questo luogo è pieno di misteri, a partire dalla leggenda della sua nascita per la quale si mormora dell'apparizione di Satana in sogno al Visconti che gli avrebbe ordinato di costruire un luogo con immagini sataniche o altrimenti gli avrebbe rubato l'anima. Per questo sull'esterno dell'edificio ci sono ben 96 gargoyle.
    Interessante è visitare il Duomo alla ricerca di particolari alternativi come la Meridiana col simbolo del Capricorno (vicino all'ingresso), la statua di San Bartolomeo che si tiene la pelle del corpo (nel transetto di destra), la Statua della Libertà (sul lato sinistro del balcone sopra il portone centrale), il Dinosauro (a destra nel portone centrale), il guanto da boxe con racchetta (sul tetto); vi consiglio di leggere Milano Segreta.
    Per tradizione nessun edificio in Milano può essere più alto della Madonnina e questo problema è stato raggirato solo nel Novecento quando hanno costruito il Pirellone, dove ne hanno messo una copia in cima; così è poi stato anche sul Palazzo Regione e da pochi mesi è arrivata anche sopra la torre Isozaki. Non sono contemplate le altezze delle antenne, quindi la torre Unicredit non ce l'ha.
    Gian Galeazzo istituì la Veneranda Fabbrica del Duomo quale istituzione per seguire e coordinare i lavori; scelse come materiale di costruzione il marmo di Candoglia, in val d'Ossola, per trasportare il quale si usavano i trasporti fluviali dal Lago Maggiore ai Navigli; questo marmo aveva esenzioni fiscali e veniva marchiato come AUF (ad usum fabricae) e da qui il termine a ufo per indicare qualcosa utilizzato senza pagare. 

MONUMENTO A VITTORIO EMANUELE II
  • MONUMENTO A VITTORIO EMANUELE II. Posto in mezzo alla piazza è di solito abbastanza snobbato dai turisti che lo affiancano per fotografare il duomo, ignorandolo.


    PALAZZO REALE
  • PALAZZO REALE. Con le spalle al duomo guardate all'estrema sinistra dove c'è un cortile rientrante davanti a un palazzo costruito quasi mille anni fa e restaurato più volte anche in seguito alla guerra.  È stato per secoli la sede del governo della città, ora è un centro culturale. 

    L'ingresso e i prezzi dipendono dalle mostre ed esposizioni che ci sono. Visitabile gratuitamente il Museo della Reggia, che ripercorre la storia del palazzo.


PALAZZO DELL'ARENGARIO
  • PALAZZO DELL'ARENGARIO. Alla destra del palazzo reale, questo edificio degli anni Cinquanta ospita il MUSEO DEL NOVECENTO, che è uno dei musei civici. L'opera più conosciuta è il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, ma all'interno trovate anche Kandinskij, Klee e Picasso.



  • PALAZZO CARMINATI. È quello di fronte al duomo, costruito nel 1867 prende il nome dal ristorante che c'era al piano terra. Era famoso per le insegne pubblicitarie stile Picadilly Circus a Londra, che comparivano nella pubblicità del Cynar, fatte togliere nel 1999 per riportare la piazza al suo decoro originale.




    GALLERIA VITTORIOEMANUELE II
  • GALLERIA VITTORIOEMANUELE II. Col duomo alle spalle non si può non vedere a destra l'arco d'ingresso della galleria, pezzo storico inaugurato nel 1867; entrando e percorrendo tutto il braccio principale si sbuca su Piazza della Scala.
    Quando arrivate al centro, nella piazza chiamata "ottagono" per la forma della cupola in vetro e ferro sovrastante, potete notare per terra quattro mosaici in ognuno dei bracci, che rappresentano le quattro città del Regno d'Italia: Milano, Roma, Firenze e Torino; quest'ultimo è il più famoso perché per tradizione bisogna appoggiare il tacco destro sui "gioielli" del 
    toro per terra e girare su sé stessi per tre volte come portafortuna... noterete che il pavimento è scavato! Sempre lì vicino sotto Natale viene allestito un albero con gli Swarowsky della gioielleria vicina. 


Palle del toro Galleria Milano
Tutti i negozi, di cui alcuni sono rimasti aperti dall'inaugurazione della galleria stessa, si devono attenere al regolamento di avere le insegne con scritte oro su sfondo nero, anche quando c'era il Mc Donald's! 
Da qualche anno ha aperto qui il suo ristorante Cracco. 
Anni fa ha ospitato uno dei 6 hotel a 7 stelle al mondo (gli altri sono a Dubai, Abu Dabi, Fiji, Pakistan, Venezia), di cui l'unico a essere certificato come tale: il SEVEN STARS, poi venduto da Alessandro Rosso allo svedese Vik ed ora in fallimento.

Al lato opposto dell'entrata c'è il MUSEO LEONARDO dedicato alle invenzioni di Da Vinci. Aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 22.30.


Rattin Galleria Vittorio Emanuele II
CURIOSITA'. Se all'interno della Galleria sentite parlare di "rattin", che significa topolino, non spaventatevi perché non parliamo di un animale vero. Per poter illuminare l'interno della struttura quando è nata, non essendoci ancora la centrale elettrica, si era studiato un meccanismo che faceva passare, a più di trenta metri d'altezza, su una sorta di binario, un tampone con del liquido infiammabile che illuminava i lampioni a gas. Correndo come un topolino in fuga, la luce si accendeva in sequenza nei lampioni sotto la cupola, creando una sorta di spettacolo che piaceva molto ai milanesi del tempo.





  • PALAZZO DELLA RINASCENTE. Oltrepassata la Galleria, rimanendo in Piazza Duomo, trovate questo sobrio edificio del 1950, al cui interno ci sono i grandi magazzini più antichi di Milano: la RINASCENTE . Dal piano meno uno al settimo potete comprare un po' di tutto. Dall'ultimo piano si ha un panorama delle guglie del duomo.  
    • CORSO VITTORIO EMANUELE II. Proseguendo dritti oltre la Rinascente, parte questo corso che porta in piazza San Babila. Questo percorso è il più conosciuto e se lo fate avanti e indietro potete dire di avere "fatto le vasche" a Milano. È una zona pedonale piena di negozi di ogni genere, anche se principalmente di abbigliamento, sempre molto affollato. 

    • Il primo complesso che si trova a sinistra, tra le vie Santa Radegonda e Agnello, è sorto dove nel 1882 era stata costruita la PRIMA CENTRALE ELETTRICA di Milano, d'Italia e dell'Europa Continentale, col sistema Edison. Nel 1926 è stata smantellata e al suo posto è nato il cinema Odeon.

    L'edificio che si vede a destra, proprio di fronte all'abside del Duomo, è LA VENERANDA FABBRICA DEL DUOMO, l'ente preposto alla conservazione e valorizzazione della cattedrale.

    • All'altezza di via S. Paolo si intravede a sinistra PIAZZA DEL LIBERTY. Affacciatevi un attimo per vedere:
      1. il neoclassico PALAZZO TARSIS sulla sinistra;
      2. il PALAZZO DELLA SOCIETA' REALE MUTUA ASSICURAZIONI al centro, costruito nel 1955 utilizzando la facciata in stile liberty (da qui il nome della piazza) dello smantellato Hotel del Corso; 
      3. la TORRE TIRRENA sulla destra, del 1957.
    • CHIESA DI SAN CARLO AL CORSO
      Tornate sul corso, verso la fine di questo sulla sinistra troverete una rientranza con una chiesa: piazza San Carlo con la CHIESA DI SAN CARLO AL CORSO; piccola ma carina. 
       


      Fontana Piazza San Babila
    • PIAZZA SAN BABILA. Punto d'incontro di diverse vie importanti, la piazza è legata al fascismo negli anni Settanta, ma è anche un punto d'incontro della Milano per bene. 
      Arrivando dal duomo trovate una FONTANA che parte dalla piramide e arriva al laghetto passando sotto alla griglia; è composta da elementi che rappresentano il ciclo dell'acqua e la natura lombarda con montagne e laghi. È stata realizzata nel 1997 da Luigi Caccia Dominioni e pare che ai milanesi non piaccia molto e la chiamino panettone o budino.


      GALLERIA DEL TORO
      Tutt'intorno invece una serie di edifici del '900; da sinistra e proseguendo in senso orario:
      1. il PALAZZO DEL TORO, che vede all'interno la GALLERIA DEL TORO (che ha una sua statua) con negozi, uffici e il TEATRO NUOVO al piano interrato;
      2. la TORRE SNIA VISCOSA, costruita nel 1935 è il primo grattacielo di Milano;
      3. BASILICA DI SAN BABILA, le cui origini potrebbero risalire a prima dell'anno 1000, è stata più volte ristrutturata e ora ha un aspetto neoromanico. Nella sua sala parrocchiale c'è il TEATRO SAN BABILA;
      4. il PALAZZO DONINI del 1939. 
    COLONNA DEL LEONE

    Qui si ferma la linea rossa della metro. In mezzo c'è la COLONNA DEL LEONE, che secondo la leggenda è un bottino di guerra di un attacco sventato che i veneziani volevano fare alla città. Il leone, simbolo dell'evangelista San Marco patrono di Venezia guarda verso la Porta Orientale.





      via Monte Napoleone
    • QUADRILATERO DELLA MODA. Chi non ha mai sentito parlare di via Monte Napoleone e via della Spiga? Poi, magari, sono in pochi quelli che possono permettersi di entrare nei negozi e acquistare (specialmente se stanno leggendo un sito di viaggi fai da te per risparmiare!), ma questo è un altro discorso! Attraversando tutta piazza San Babila (arrivando dal Duomo) girate a sinistra su corso Matteotti; appena dopo la Torre Snia Viscosa, sulla destra, comincia via Monte Napoleone. Percorretela tutta fino in fondo, poi voltate a destra sulla via Manzoni, poi di nuovo a destra in Via della Spiga, che è pedonale, e se arrivate in fondo e ancora a destra siete tornati in San Babila. Se non vi fermate ci vogliono 20 minuti a fare il giro esterno completo, ma io vi consiglio di percorrere anche le vie interne e scoprire questo posto perché oltre a vetrine e show room degli stilisti più famosi (di cui conoscerete sicuramente più voi di me), i palazzi delle vie qui intorno hanno dato dimora a nomi importanti della storia della città e della cultura italiana.


    In VIA MONTE NAPOLEONE, scritto staccato anche se a volte lo si trova come unica parola, stando a Wikipedia si produce il 12% del PIL di Milano. Deve il suo nome al PALAZZO MARLIANI al civico 8, che fu sede del Monte di Debito Pubblico, conosciuto come Monte Napoleone, cioè l'istituzione che si occupava di amministrare il debito pubblico ereditato dalla Repubblica Cisalpina. Adesso, tra i vari negozi che ospita c'è la pasticceria Cova, i cui dolci sono di una bellezza all'altezza degli abiti nei negozi circostanti. 

    Da inizio via:
    1. al n° 1 viveva il poeta Tommaso Grossi, notaio e poeta;
    2. al n° 2 c'è PALAZZO TAVERNA RADICE FOSSATI del 1835, che è stata dimora del poeta Carlo Porta il quale era solito tenervi degli incontri culturali con personaggi quali Manzoni, Foscolo, Stendhal, Berchet, Grossi;
    3. al n° 3 c'è CASA CARCASSOLA GRANDI, palazzo di origine medievale ricostruito dopo i bombardamenti; all'interno del cortile ha l'unica scala rinascimentale sopravvissuta a Milano;
    4. al n° 8 c'è il PALAZZO MARLIANI di cui sopra;
    5. all'incrocio con via Sant'Andrea, nella casa ad angolo che poi è stata ricostruita, ci abitava Ugo Foscolo;
    6. al numero 12 c'era il Banco dei Pegni;
    7. al n°9 c'è stata dal 1929 la storica coltelleria LORENZI che ha cessato l'attività nel 2014, dopo ben 85 anni di servizio. Il fondatore aveva messo in piedi una collezione di rasoi di diverse epoche e provenienze, che era esposta al numero 18, ma non so se si trova ancora lì o è stata spostata;
    8. al n° 18 trovate PALAZZO MELZI DI CUSANO del 1830;
    9. al n° 21 PALAZZO GAVAZZI dell'800;
    10. al n° 23 PALAZZO VIDISERTI DOZZIO dove visse Carlo Cattaneo per otto anni e da dove presero ideologicamente il via le Cinque Giornate;
    11. al n° 30 c'è la CHIESA DI SAN FRANCESCO DI PAOLA, al cui organo pare che Giuseppe Verdi abbia composto Il Nabucco.


    Sulla via Manzoni (nel tratto che percorrerete adesso):
    1. il palazzo che troviamo dall'altra parte della strada leggermente a destra è uno dei due esclusivi Armani Hotel, l'altro è a Dubai e parliamo di 500 euro a notte la tariffa più bassa; la sua particolarità è che visto dall'alto ha la forma di una A;
    2. rispettivamente ai n° 39 e 30 i settecenteschi PALAZZO BORROMEO D'ADDA e  PALAZZO GALLARATI SCOTTI;
    3. al n° 42 il TEATRO MANZONI; il primo teatro Manzoni, nato come Teatro Sociale nel 1870 e acquisito il nome alla morte dello scrittore tre anni dopo, si trovava in Piazza San Fedele e fu distrutto dai bombardamenti nel 1943. Venne ricostruito qui nel 1950 e da allora è in funzione. Dal 1978 è proprietà della Fininvest;
    4. pone fine alla via l'arco della PORTA NUOVA Medievale.

    PORTA NUOVA Medievale Milano
    Nelle vie traverse:
    Via Gesù: al n° 5 il MUSEO BAGATTI VALSECCHI, una casa museo di opere rinascimentali. Aperto da martedì a domenica dalle 13 alle 17.45, ingesso € 9.

    Via Sant'Andrea:
    1. al n° 6 il PALAZZO MORANDO ATTENDOLO BOLOGNINI, al cui interno si trovano la COLLEZIONE COSTUME MODA E IMMAGINE e il MUSEO DI MILANO. Pare che la contessa Bolognini fosse addirittura l'amante del re Umberto I;
    2. al n°15 CASA CRESPI in cui visse la sua breve vita Luciano Manara, altro eroe delle Cinque Giornate.

    • Da via Sant'Andrea, incrociando via Monte Napoleone, proseguite dritti su via Verri e se avete fretta andate dritti fino a raggiungere Piazza Meda e saltate il punto successivo.
    Altrimenti fate la PRIMA DEVIAZIONE di circa 10 minuti girando a destra nella stretta via Bigli, dove troverete un'altra serie di palazzi storici.

    Via Bigli:
    1. n° 5 PALAZZO BIGLI, iniziato nel 1500; se il portone è aperto date uno sguardo al cortile rinascimentale;
    2. n° 9 PALAZZO TAVERNA TRIVULZIO anche lui costruito nel '500 e poi rimaneggiato;
    3. al n° 15 visse il giornalista e scrittore Eugenio Montale;
    4. n° 21, ad angolo con via Manzoni, PALAZZO OLIVAZZI TRIVULZIO del 1700. Qui visse la contessa Clara Maffei che teneva uno dei salotti letterari dell'epoca.

    Siete arrivati di nuovo in via Manzoni:
    1. di fronte a voi sulla destra c'è il GRAND HOTEL ET DE MILAN, attivo dal 1863, diventato famoso per essere il primo ad avere il telegrafo. Giuseppe Verdi ci viveva quando veniva a Milano e aveva la sua camera, la 105, dove peraltro è morto. È stato restaurato nel corso degli anni; 
    2. a sinistra troverete, ai n° 14 e 12, il MUSEO POLDI PEZZOLI: è una casa museo aperta nel 1881, dove ci sono anche diverse opere di artisti famosi. 
    3. i tre palazzi successivi, che conducono dritti a Piazza alla Scala, di cui già potete intravedere il profilo del teatro da qui, sono sede delle GALLERIE D'ITALIA sezione PIAZZA SCALA.
      Al n° 10 il 
      PALAZZO ANGUISSOLA ANTONA TRAVERSI  e al n° 8 PALAZZO BRENTANI GREPPI ospitano la sezione dell'Ottocento, mentre l'edificio che affaccia sulla piazza (che vedrete meglio dopo) ospita quella del Novecento.

    Girate però a sinistra in via Morone, che vi sorprenderà per la sua forma stretta e sinuosa:
    1. al n° 4 PALAZZO MARCHETTI del 1700;
    2. al n° 1 CASA MANZONI, la casa in cui visse Alessandro Manzoni dal 1813 fino alla morte. 

    Siete arrivati in piazza Belgioioso:
    1. domina al n° 2 PALAZZO BELGIOIOSO, edificio neoclassico progettato dal Piermarini e terminato nel 1787, ispirato alla Reggia di Caserta.
    2. al n° 1 PALAZZO POZZI BESANA, altro edificio nello stesso stile.



    • PIAZZA FILIPPO MEDA. Passando sotto l'arco o arrivando da via Verri siete giunti in questa piazza con edifici relativamente moderni in quanto la piazza fu riprogettata negli anni '30. Qui potete vedere:
    PIAZZA FILIPPO MEDAPALAZZO CRESPI

    Disco di Arnaldo Pomodoro
    1. al centro della piazza la scultura Disco di Arnaldo Pomodoro, che qualcuno chiama anche Ruota solare;
    2. il palazzo bianco che separa via Verri da corso Matteotti è PALAZZO CRESPI del Portaluppi, del 1932, da non confondere con Casa Crespi che si trova in Corso Venezia;
    3. il palazzo rosseggiante al 3-5 è PALAZZO BOLCHINI del 1930;
    4. al numero 4 il PALAZZO DELLA BANCA POPOLARE DI MILANO, fatto costruire demolendo altri palazzi che c'erano lì per ottenere più di tremila metri quadri di superficie. È stato inaugurato nel 1931.
    Hoepli Milano

            • Se siete amanti dei libri potete attraversare la piazza e fare un salto alla c, la mia libreria preferita in assoluto: 5 piani fuori terra e uno sotto, ce n'è per tutti i gusti, dai libri tecnici a quelli in lingua originale. 
       




      CASA DEGLI OMENONI Milano
    • Dalla piazza seguite la curva di via Catena e quando arrivate all'altezza dell'abside della chiesa, se vi girate a destra potete vedere in via degli Omenoni la CASA DEGLI OMENONI, facilmente riconoscibile dagli 8 telamoni (sinonimo di Atlante, cioè delle statue di figure maschili usate come sostegno della struttura) fatti dal proprietario Leone Leoni nel '500. Questa casa ha custodito il Codice Atlantico di Leonardo. 
    • Palazzo Marino MilanoPIAZZA SAN FEDELE. Proseguite costeggiando la chiesa e infilatevi tra questa e il palazzo: eccovi sbucati su Piazza San Fedele. 
      Adesso è possibile accedere alla chiesa gesuita che avete già visto dall'esterno: SANTA MARIA DELLA SCALA IN SAN FEDELE.
       
      Al centro della piazza c'è il monumento ad Alessandro Manzoni, mentre il palazzo a destra è PALAZZO MARINO, che è la sede dell'amministrazione comunale dal 1861.  

    • PIAZZA DELLA SCALA. Circumnavigate Palazzo Marino e vi troverete in Piazza della Scala, al cui centro c'è il monumento a Leonardo da Vinci. 
      Partendo dalla vostra sinistra e ruotando in senso orario trovate:
    1. l’uscita della Galleria Vittorio Emanuele II;
    2. il PALAZZO BELTRAMI, sede della Ragioneria Comunale;
    3. il TEATRO ALLA SCALA, di cui parlo dopo; 
    4. il PALAZZO DELLA BANCA COMMERCIALE ITALIA, al cui interno trovate la terza parte delle GALLERIE D'ITALIA, con la sezione sul Novecento. Il palazzo è diventato più famoso durante il periodo di Expo 2015 per il ristorante sul suo tetto dove, ogni settimana, chef stellati proponevano piatti da mangiare seduti ad un tavolo con vista sulla piazza e sulle guglie del Duomo. Priceless Milano ha ora chiuso e il ristorante si sta spostando in un'altra città;
    5. PALAZZO MARINO.
    • TEATRO ALLA SCALA.
      TEATRO ALLA SCALA
      Chiamato anche solo LA SCALA, è uno dei teatri più famosi al mondo, risalente al 1778; la prima della stagione lirica si svolge, dal 1940, il 7 dicembre, giorno dedicato al patrono di Milano, Sant'Ambrogio, ed è un evento culturale, istituzionale e mondano.
      CURIOSITÀ: il porticato era stato costruito per far fermare le carrozze e far scendere gli spettatori senza che si bagnassero. Si può visitare il MUSEO TEATRALE, con visite guidate fanno vedere i palchi, i laboratori di costumi e scenografie, le quinte. Il museo si trova all'interno dell'edificio appena alla sinistra del teatro, chiamato CASINO RICORDI, costruito per ospitare i membri della Nobile Associazione dei Palchettisti nelle serate di spettacolo, sede una volta di ricevimenti e balli, poi affittato dall'editore Ricordi di cui c'è la statua di fronte all'ingresso.

    • PIAZZA MERCANTI.  Guardando l’ingresso del teatro andate verso sinistra su via Santa Margherita, dopo 5 minuti vi trovate delle arcate sotto cui potete passare a piedi e così siete già in Piazza dei Mercanti.

      Voltandovi a sinistra, il primo edificio sul lato sinistro che affaccia su Piazza Duomo, è il cinquecentesco PALAZZO GIURECONSULTI, sede congressuale della Camera di Commercio di Milano. 

      Piazza dei Mercanti Di fronte a voi, invece, avete un ampio porticato dove su uno dei capitelli (quello del secondo arco da sinistra) è raffigurata la SCROFA SEMILANUTA, un animale mitologico con mezzo corpo ricoperto di lana che ha dato il nome alla città (medio-lanum, cioè mezza lana) attraverso la leggenda dei Galli, che oltrepassate la Alpi consultarono un oracolo. Questo disse che avrebbero potuto fondare una città solo dove avessero trovato una scrofa ricoperta per metà dalla lana e qui, ai tempi radura, la trovarono. 



      LOGGIA DEI MERCANTICi troviamo nella LOGGIA DEI MERCANTI, dove possiamo anche provare a comunicare in maniera alternativa: si dice che se si parla rivolti all’angolo di una volta quadrangolare si possa essere sentiti dalla parte opposta della volta stessa, forse un trucco voluto dai commercianti che si riunivano qui. 

      Proseguendo fino a sbucare sull'altra parte della piazza vi trovate in un luogo non molto conosciuto e forse un po' trascurato, dal sapore medioevale, importante però nella storia della città.  

      Potete vedere:
      LOGGIA DEGLI OSII
    1. l'edificio sopra la loggia da cui siamo arrivati è il PALAZZO DELLA RAGIONE, considerato il Broletto Nuovo (da non confondere col Palazzo della Regione che si trova in un altro quartiere), che è oggi uno spazio espositivo
    2. proprio di fronte abbiamo la LOGGIA DEGLI OSII, del 1300, il cui balconcino è chiamato "parlera" perché da quello i magistrati annunciavano ai cittadini editti e sentenze. Sul balcone è raffigurata un'aquila che stringe la preda, considerato simbolo di giustizia;
    3. le SCUOLE PALATINE a destra, con la statua di Sant’Agostino al centro;
    4. la CASA DEI PANIGAROLA, del XIII secolo, è sul lato destro.
    CURIOSITÀ: In questa parte di piazza è stata girata la scena di Chiedimi se sono felice, quando Aldo, Giovanni e Giacomo giocano a calcio e rompono una statua.
    • Tornando su via Orefici dirigetevi verso il Castello che già fa capolino. Vi troverete in PIAZZA CORDUSIO, una piazza ovale piena di sedi importanti e uno dei cuori pulsanti del business, adesso un po' sostituita dalla zona di Porta Nuova. In epoca longobarda il duca di Milano abitava qui e quindi Curia ducis, la corte del duca ha dato il nome alla piazza.
    Guardandola statua di Giuseppe Parini al centro e già mirando il castello sullo sfondo, girando in senso orario, trovate tanti palazzi costruiti intorno al 1900: 
    1. a ore 13 PALAZZO SAVONELLI, che è circondato da quattro vie;
    2. a ore 3 il palazzo ancora conosciuto come PALAZZO DEL CREDITO ITALIANO poiché era la sede di Unicredit (poi loro si sono trasferiti in Porta Nuova e la struttura è stata acquistata dai cinesi della Fosun); l'edificio fu costruito da Luigi Broggi, per questo c'è un po' di confusione quando lo si scambia per palazzo Broggi che è invece quello delle Poste;
    3. a ore 5 il PALAZZO BIANDRA' o CASA DARIO BIANDRÀ, quello stretto tra via Mercanti e via Grossi, ex sede della Banca Intesa Sanpaolo;
    4. a ore 6 il PALAZZO DELLE ASSICURAZIONI GENERALI;
    5. a ore 8 il PALAZZO BROGGI, del 1900, ex sede della Borsa di Milano e delle Poste. (Attenzione esiste anche un altro palazzo Broggi in Porta Venezia che è la sede italiana della casa d'aste Sotheby's.)  Adesso ospita la Starbuck Reserve Roastery.
    6. a ore 10 l'unico palazzo senza nome.
    Se siete stanchi procedete dritto su via Dante, facendo anche un po' di shopping a portata di mano (siamo lontani da via Montenapoleone, tranquilli!).
    Se preferite camminare a testa in su, nella pagina Lombardia Beni Culturali trovate i nomi di tutti i suoi palazzi.

    Se avete voglia di fare la SECONDA DEVIAZIONE di 10 minuti girate a sinistra in via Cordusio e raggiungete Piazza Edison, dove di fronte a voi vedrete il non particolarmente bello PALAZZO EDISON, ex PALAZZO DEL BANCO DI ROMA, costruito nel 1940 e in pieno stile fascista, appena ristrutturato dopo che se ne è andato l'Unicredit. 
      Passate sotto l'arco di via Della Posta e siete in PIAZZA AFFARI, dove domina il PALAZZO MEZZANOTTE, che deve il nome al suo costruttore (e non, purtroppo, a qualche simpatico aneddoto notturno). Dal 1932 è la sede della Borsa di Milano.
      La parte più famosa è la statua posta di fronte al palazzo, chiamata L.O.V.E., ma soprannominata Il Dito, vista la sua forma a dito medio ben spiegato.
      Guardando il palazzo andate a sinistra su via S. Vittore al Teatro e seguite la curva a destra fino a incrociare via Meravigli, poi girate a destra, dove trovate subito PALAZZO TURATI che è la sede della Camera di Commercio.
      PICCOLO TEATRO GRASSI
    • Tornando verso Cordusio vi trovate già sulla VIA DANTE, una via pedonale nata nel 1890, piena di negozi e bellissimi palazzi. Quando la strada si apre a destra su via Rovello, si può vedere al numero 2 PALAZZO CARMAGNOLA, l'edificio del '400 che ospita il PICCOLO TEATRO GRASSI


    • Se siete di fretta percorrete tutta via Dante fino in fondo e arrivate dritti al LARGO CAIROLI, da dove potete attraversare la strada e arrivare al Castello.


    Se avete voglia di fare la TERZA (e ultima) DEVIAZIONE in questo itinerario, circa a metà di via Dante sulla sinistra potete svoltare in via Giulini e seguirla finché vedrete, di un bel colore arancione, La CHIESA PIU' CORTA di Milano! Si tratta della chiesa ortodossa russa dei santi Sergio, Serafino e Vincenzo, che accoglie i fedeli dell'Est. Dopo la messa della domenica i fedeli si riuniscono nel sotterraneo imbandendo tavolate di cibi locali. Il suo fondatore,  padre Dimitri nato Giuseppino Fantini, diventato archimandrita (superiore di un monastero) pare sia un parroco molto apprezzato.
    Di fronte si possono vedere i resti di un ANFITEATRO di cui si sa poco, mentre tra le due strutture c'è quella che viene chiamata CASA DIMEZZATA o CASA TAGLIATA A META': in realtà sono poche mura, rimaste in piedi per non si sa quale motivo, e danno l'idea che la casa sia stata tagliata orizzontalmente.


    TEATRO DAL VERMEProseguite nello strettissimo vicolo San Giovanni sul Muro tenendo la destra e passando sotto il palazzo marrone; eccovi sbucati di fronte al TEATRO DAL VERME.

    Se fate qualche passo più avanti fino al numero 3 di via Puccini c'è il PALAZZO DAL VERME, che da fuori ha un'architettura moderna, ma entrando dall'androne si può vedere l'originale cortile rinascimentale.


    SANTA MARIA DELLA CONSOLAZIONE Tornate indietro e passate davanti al teatro, più avanti si vede sbucare la facciata di SANTA MARIA DELLA CONSOLAZIONE O DEL CASTELLO, importante per la comunità filippina.







    Ancora pochi passi e siete in LARGO CAIROLI, dove attraversando la via Luca Beltrami giungete in PIAZZA CASTELLO. 

    Qui trovate una FONTANA, costruita nel 1936 in occasione di una visita di Mussolini, che pare non abbia un vero nome, ma è conosciuta per il suo soprannome Torta di spus, ovvero torta degli sposi, per la sua somiglianza con una torta nuziale. La fontana venne tolta nel 1960 per i lavori di costruzione della prima linea della metropolitana e rimessa solo nel 2000.


      CASTELLO SFORZESCO
    • CASTELLO SFORZESCO. Altro imperdibile simbolo di Milano, questa imponente struttura, costruita nel 1360 da Galeazzo Visconti e poi rifatta nel 1450 da Francesco Sforza, è stata una fortezza, una residenza e una sede militare. Ha vissuto in pieno la storia della città passando dagli spagnoli agli austriaci ai francesi, ora è sede di tanta cultura. 

      L'ingresso principale è sotto il simbolo di Milano, la TORRE DEL FILARETE. Costruita nel 1452 dall'architetto di cui ancora porta il nome, venne rifatta nel 1905 da Luca Beltrami fedele al progetto originale. Sotto l'orologio col sole raggiante trovate la statua di Sant'Ambrogio, quello a cavallo è il re Umberto I, mentre gli altri sono gli Sforza.
      Il primo grande cortile è la PIAZZA D'ARMI, mentre gli altri due sono il CORTILE DELLA ROCCHETTA e la CORTE DUCALE.


      Al castello si accede liberamente, mentre i musei sono a pagamento; però ci sono diverse occasioni in cui si accede gratuitamente. I musei sono davvero tanto, alcuni piuttosto piccoli, altri particolari, ne elenco solo qualcuno, ma li trovate tutti sul sito ufficiale:
    1. PINACOTECA del Castello;
    2. Museo PREISTORICO;
    3. Museo EGIZIO,
    4. Museo PIETA' RONDANINI;
    5. Museo D'ARTE ANTICA
    6. Museo dei MOBILI e delleSCULTURE;
    7. Museo degli STRUMENTIMUSICALI
    8. ARCHIVIO STORICO CIVICO EBIBLIOTECA TRIVULZIANA;
    9. ENTE RACCOLTA VINCIANA;
    10.  Museo delle ARTIDECORATIVE;
    11. GABINETTO NUMISMATICO eMEDAGLIERE
    All'esterno del lato occidentale c'è la STRADA COPERTA DELLA GHIRLANDAIA, che serviva per raggiungere delle postazioni militari. Si può visitare su prenotazione. 
    Nei sotterranei, invece, è pieno di passaggi segreti, di cui uno pare conduca alla chiesa di Santa Maria delle Grazie.


    PERCORSO DUE -ITINERARIO ARTISTICO-: Piazza Castello, Brera, Parco Sempione, Triennale, Cadorna.


    • Partite da Piazza Castello e con la fontana alle spalle andate a sinistra fino a raggiungere via Quintino Sella, dove sull'angolo si trova il MUSEO D'ARTE E SCIENZA G. MATTHAES, che contiene arte buddista, africana e una mostra didattica su Leonardo Da Vinci. Aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18, ingresso € 5.
    • Alla fine della via zigzagate destra-sinistra, destra-sinistra fino a trovarvi su via Landolfo, che vi porterà dritti a Piazza del Carmine, dove si vede la CHIESA SANTA MARIA DEL CARMINE, che ha anche una comunità di lingua inglese.

    • Siete appena giunti nel quartiere di BRERA, che ha i suoi confini tra le vie dell'Orso (alla vostra destra), via Pontaccio (a sinistra) e via Giardini (davanti a voi). Il nome deriva da braida che significa terreno incolto, in quanto questa zona era al di fuori del centro abitato. Ora, invece, è un po' la zona artistica della città, chi la definisce bohemien, con ristoranti coi tavoli in strada, viuzze strette e caffè letterari. Sicuramente se è una bella giornata godrete in pieno dell'atmosfera.
    • Guardando la chiesa prendete la via che curva verso sinistra, via Madonnina e assaporate il clima di cui parlavamo. Quando arrivate al primo incrocio girate a destra, per poi sbucare su via dei Fiori Chiari. Ancora a destra ed eccovi sulla via che dà il nome al quartiere.

    • Il primo edificio che si trova è, al numero 28, PALAZZO BRERA, nato come convento nel Trecento e rimaneggiato tra il '600 e il '700 per dar spazio a diverse importanti istituzioni. Entrate nel bellissimo cortile e potrete vedere: 

    1. la PINACOTECA DI BRERA, uno dei musei più visitati in Italia. Dei tantissimi dipinti della collezione i più conosciuti sono forse Il Bacio di Hayez, Il Cristo morto di Mantegna, Lo sposalizio della Vergine di Raffaello. Aperta dal martedì alla domenica dalle 8.30 alle 19.15, l'ingresso costa € 10;
    2. la BIBILIOTECA NAZIONALE BRAIDENSE;
    3. l'OAB: OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI BRERA, la più antica istituzione scientifica di Milano. Si possono fare visite guidate gratuite diurne il primo venerdì non festivo del mese alle 10, ma è necessaria la prenotazione; le visite guidate serali costano € 5 e anche loro devono essere prenotate;
    4. il MUSEO ASTRONOMICO è aperto da lunedì a venerdì dalle 9 alle 16.30, l'ingresso è gratuito;
    5. l'ORTO BOTANICO, che ha un accesso anche dalla via privata fratelli Gabba, è un’oasi di verde in cui perdersi e rilassarsi. È aperto dalle 9.30/10 alle 16.30/18 in base alle stagioni e l'ingresso è gratuito;
    6. l'ACCADEMIA DI BELLE ARTI.

    • Usciti dallo stesso cortile di entrata girate a destra passando davanti alla PIAZZETTA DI BRERA e poi troverete:

    1. al numero 13 PALAZZO CUSANI, costruito tra il '600 e il '700;
    2. al numero 12 c'è il Settecentesco PALAZZO CITTERIO, che è al momento in fase di ristrutturazione e ospiterà una parte delle collezioni della pinacoteca;
    3. al numero 6 la settecentesca CASA BECCARIA, dove è nato e morto l'illuminista italiano Cesare Beccaria, anche nonno di Alessandro Manzoni.


    • Girate a sinistra su via Monte di Pietà, anch'essa piena di palazzi d'epoca: 

    1. sull'angolo, al numero 1 c'è PALAZZO KEWEMUELLER ARNABOLDI di fine '700;
    2. al n° 3 PALAZZO LUCINI PASSALACQUA del 1830;
    3. al n° 5 c'è il quattrocentesco PALAZZO DEL MONTE DI PIETA', fatto costruire da Ludovico il Moro quando fondò questa cassa di prestito a Milano;
    4. di fronte al n° 6 potete vedere la CA' DI SASS (casa dei sassi), palazzo costruito a fine '800 sul modello di Palazzo Strozzi a Firenze, oggi sede di Intesa Sanpaolo;
    5. al n° 14, c'è PALAZZO CONFALONIERI, appartenuto al patriota italiano e che adesso è proprietà del gruppo Cariplo ed è un Centro Congressi;
    6. al n° 15 CASA PORRO LAMBERTENGHI fu protagonista di incontri intellettuali e vi fu arrestato Silvio Pellico;
    7. al n° 24 CASA GUSSI, che ospita lo show room di Borbonese.


    • Girate a sinistra in via Borgonuovo, soprannominata ai tempi Contrada de' sciuri (=dei signori) poiché vi si trovano altri palazzi importanti:

    1. n° 5 CASA SIOLI LEGNANI della metà del '700;
    2. n° 11 PALAZZO ORSINI DI ROMA del 1600 è oggi la sede legale di Armani S.p.A., in passato ha ospitato dei salotti letterari e tra i vari personaggi ci fu anche Lord Byron durante il soggiorno a Milano prima di andare a Venezia;
    3. n° 15 PALAZZO RECALCATI TAGLIASECCHI, dove il portone e il cornicione in pietra sono riconducibili alle origini del '500;
    4. n° 20 PALAZZO BIGLI SAMOYLOFF BESOZZI fu comprato dai Bigli nel '500 e ammodernato negli anni, mentre negli anni Trenta del'800 fu di proprietà della contessa russa Giulia Samoyloff, discendente di Caterina I di Russia, che per anni ne fece un luogo di mondanità incontrastato tanto da far ricordare per molto tempo il ballo mascherato del 1832, durato tre giorni e con i giardini e i saloni adornati; praticamente come i celebri compleanni di Paris Hilton e Naomi Campbell, ma in versione più raffinata. Questo gesto le costò l'interdizione da parte dello zar e i suoi beni vennero dati in gestione ad una banca. Pare inoltre che Giulia fosse eccentrica tanto da farsi il bagno tutte le mattine nel latte per rendere la pelle morbida e si racconta che questo latte lo vendeva poi alla pasticceria Cova che lo serviva sotto forma di sorbetto agli austriaci, che erano pazzi di lei. Uno dei due portoni del palazzo è finto;
    5. al n° 23 PALAZZO MORIGGIA del 1775, che ospita il MUSEO DEL RISORGIMENTO e le CIVICHE RACCOLTE STORICHE;
    6. n° 24 CASA VALERIO di origine quattrocentesca, ricostruita nel '700 e poi ammodernata;
    7. al n° 25 PALAZZO LANDRIANI, con la facciata del Cinquecento anche se poi internamente è stato in gran parte rimaneggiato nei secoli; al suo interno ha gli uffici e la biblioteca con affresco barocco dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienze eLettere (che ha avuto presidenti quali Alessandro Volta e Alessandro Manzoni).

    • Alla fine della via girate a sinistra su via Fatebenefratelli e date solo uno scorcio dietro l'abside, al n° 1 di via Cernaia: si intravede CASA MAVERI, un palazzo di fine '800 a righe bianche e grigie, all'interno del quale un grande open space e un giardino curatissimo possono essere affittati tramite SPAZIO CERNAIA come location dei propri eventi.
    • La CHIESA DI SAN MARCO che ci troviamo di fronte è antica, risale al 1200, in arte gotica e neogotica, oltre a delle aggiunte barocche del 1600. Da fuori si vedono le diverse cappelle che le danno questa forma asimmetrica. Nella canonica ha soggiornato Mozart per tre mesi quando era giovane, mentre Verdi suonò per commemorare un anno dalla morte del Manzoni. Inoltre è stato anche recentemente scoperto un passaggio segreto che parte da una delle cappelle laterali, che poteva essere un nascondiglio o una via di fuga.
    • Girate di nuovo a sinistra su via Brera, dove al numero 32 troviamo il BAR JAMAICA, inaugurato nel 1921 e dotato di telegrafo e macchina per caffè espresso, che fu subito frequentato dai personaggi dell'epoca. Il suo nome è legato a un film del '39 di Alfred Hitchcock e negli anni Cinquanta fu un fulcro per gli artisti. 
    A titolo informativo se aveste girato a destra eravate in via Solferino, dove al n° 28 si trova la storica sede del Corriere della Sera.
    • Girate subito a destra su via Fiori Chiari e percorretela tutta, poi in fondo a destra e subito a sinistra in via Tivoli, dopo poco potete scorgere il PICCOLO TEATRO STREHLER, una delle tre sedi del PICCOLO TEATRO di Milano.
    • Proseguite dritti ed entrate nel Castello percorrendolo tutto, vi trovate di fronte una delle grandi aree verdi milanesi, forse la più conosciuta: PARCO SEMPIONE
    L'area su cui si sbuca è piazza del Cannone, il cui nome deriva dal vero cannone austroungarico che è stato lì fino agli anni Settanta e ora si trova solo sulle cartoline; questa è una zona in cui vengono organizzate feste e per carnevale c'è anche un luna park.



      La mappa è stata presa dal sito www.corrimi.mi, fatto per chi vuole fare jogging in città.


      Percorrendolo lungo il perimetro partendo da destra si può vedere:




      1. l'ACQUARIO e CIVICASTAZIONE IDROLOGICA, costruito per l'esposizione internazionale del 1906 e che fa parte dei musei civici. È aperto da martedì a domenica dalle 9 alle 17.30, ingresso € 5;
      2. l'ARENA CIVICA GIANNI BRERA è un impianto polisportivo dell'inizio dell'800, tutt'ora in funzione per il rugby; 
      3. l'ARCO DELLA PACE all'estremo opposto del Castello e la PORTA SEMPIONE. Da questo punto siete a 5 minuti dalla sede di Radio Deejay che si trova in via Massena 2 (andate dritti su Corso Sempione e poi girate a sinistra alla quarta traversa a sinistra);
      4. la TORRE BRANCA, costruzione in acciaio di Gio Ponti, alta 108 metri, su cui è possibile salire con un ascensore che porta 5 persone a 100 metri in un minuto;
      5. il PALAZZO DELL'ARTE che ospita la TRIENNALE, un museo di design e arte moderna. Aperto da martedì a domenica dalle 10.30 alle 20.30, ha biglietti per le singole mostre ospitate o un biglietto unico a € 10 per vederle tutte in un giorno. 
      Se invece volete passeggiare al suo interno potete cercare il Ponte delle Sirenette, il Bar Bianco, una delle tre Fontane ottagonali dell'Acqua Marcia (solforosa) ancora presenti in Milano o la Fontana Bagni Misteriosi di De Chirico (davanti alla Triennale).

      • STAZIONE CADORNA. Tornando in direzione Castello, ma tenendovi a destra, troverete la stazione delle ferrovie nord FNM, sul cui piazzale si può ammirare una scultura chiamata AGO, FILO E NODO che passa da una parte all'altra della strada; opera creata nel 2000, simbolo della laboriosità dei milanesi, della capitale della moda e collegata ideologicamente alla metropolitana. I milanesi pare non ne vadano matti perché non c'entra molto col classicismo della piazza, a me personalmente piace. Se volete fare uno spuntino, guardando la stazione da fuori, sotto al porticato appena alla destra dell'uscita centrale troviamo la panetteria Maria Marinoni con pizze, pane e dolci buonissimi. 

      PERCORSO TRE -ITINERARIO CULTURALE-: Cadorna, Cenacolo, Museo della Scienza, Sant'Ambrogio, Palazzo Litta, Cadorna.


      • Con la stazione alle spalle andate dritto e a destra su via Carducci e poi alla terza a destra su via Magenta. Ai numeri 61 e 63 c'è la FONDAZIONE STELLINE, istituzione milanese sede di mostre, ricerche e centro congressi.


      • Poco più avanti, al numero 65, c'è la CASA ATELLANI, un palazzo del '400 donato dagli Sforza ai loro cortigiani, gli Atellani per l'appunto, e che viene descritto in molte opere dell'epoca per le feste che vi si celebravano. Da poco è diventato un museo, LE VIGNE DI LEONARDO, in cui si può visitare la casa rinascimentale e, nel cortile, la vigna che fu donata da Ludovico Sforza al coetaneo Leonardo da Vinci. Si visita il museo con un'audioguida in circa 25 minuti, ma è consigliato prenotare perché è pieno, soprattutto nei weekend. Costa € 10.
      • Alla sinistra dell'ingresso c'è il CENACOLO, patrimonio dell'Unesco, dove si trova L'ultima Cena di Leonardo da Vinci. È aperto da martedì a domenica, ma è visitabile su prenotazione, da fare anche con largo anticipo (almeno 3 mesi).
      • Con la chiesa alle spalle girate a sinistra in via Zenale e proseguite dritti, arriverete in via San Vittore, il cui nome è anche associato al CARCERE che si trova nella via parallela. Girando a sinistra, dopo 100 metri c'è il MUSEO NAZIONALE DELLASCIENZA E DELLA TECNICA LEONARDO DA VINCI, il più grande in Italia. Il museo è ospitato nell'antico MONASTERO DI SAN VITTORE AL CORPO, di cui conviene ammirare la facciata adesso perché l'uscita non è più qui, ma in via Olona 6. È un museo ideale per tutta la famiglia perché sorprende sia grandi che piccini; per i bambini, inoltre, ci sono diversi laboratori interattivi, ma credo vadano prenotati perché sono a numero chiuso.  Aperto da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 17, sabato e festivi fino alle 1830. Ingresso € 10 + € 8 per visitare il sottomarino Enrico Toti o il simulatore di volo. 

      • Usciti su via Olona svoltate a sinistra; quando inizia la via Carducci si vede a destra la PUSTERLA DI SANT'AMBROGIO, una delle porte minori medievali. 





      • Proseguiti dritti ancora per qualche metro fino ad ammirare sulla destra il CASTELLO COVA o PALAZZO VIVIANI COVA, che riconoscerete facilmente dallo stile medievale, con tanto di merli e torre. In realtà è stato costruito agli inizi del Novecento ed è un'abitazione privata.






      • Tornate all'incrocio e attraversate la strada per raggiungere piazza SANT'AMBROGIO, dove regna la BASILICA DI SANT'AMBROGIO. È una delle chiese più antiche (fine del terzo secolo d.C.) e la più importante in Milano dopo il Duomo, ha la particolarità di avere due campanili. Non solo questa è la stranezza della chiesa: al suo fianco c'è una colonna, meglio conosciuta come COLONNA DEL DIAVOLO, perché pare che questo cerò di far vacillare la fede di Ambrogio, ma non riuscendoci prese a cornate la colonna, dai cui buchi si dice esca odore di zolfo. 

      • Proseguendo sulla strada trovate il TEMPIO DELLA VITTORIA che è un monumento ai caduti. Girate completamente a destra passando davanti alla caserma della Polizia; in fondo alla strada c'è l'ingresso dell'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE, uno degli istituti privati più importanti in Italia, con 14 facoltà. La strada poi curva obbligatoriamente a sinistra in via Santa Valeria e quando si incontra l'ARNOLD COFFEE (la versione italiana di Starbucks) si gira a sinistra in via Nirone. Al numero 11 c'è la GALLERIA AFFICHE in cui vengono esposte opere di artisti emergenti.
      • Girate a destra in via Ansperto alla fine della quale ci sono gli SCAVI ARCHEOLOGICI TARDO ROMANI. Andate a sinistra in via Brisa e poi ancora a sinistra in via Magenta. Sulla destra troverete la chiesa di SAN MAURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE, che consiglio di visitare perché se da fuori non dice molto, l'interno è definito la cappella sistina di Milano, e con questo vi lascio alla vostra immaginazione.
      • Poco più avanti il MUSEO ARCHEOLOGICO è uno dei musei civici. Aperto da martedì a domenica dalle 9 alle 17.30, ingresso € 5.
      • Dall'altra parte della strada c'è PALAZZO LITTA, edificio barocco al cui interno c'è il TEATRO LITTA.
        Per tornare al punto di partenza girate a destra in via San Nicolao, dove sulla curva si trova la CHIESA DI SAN NICOLAO. Al termine della strada c'è Cadorna.


      PERCORSO QUATTRO -Di tutto un po'-: Piazza Duomo, Santa Maria presso Satiro, Terrazza Martini, San Bernardino alle Ossa, Università degli Studi, Giardini della Guastalla, Torre Velasca, Parco delle Basiliche, Navigli.




      • Col Duomo alle spalle partite dall'angolo opposto della piazza, quello di fronte a sinistra, e imboccate sulla sinistra via Torino (quella in mezzo delle tre). Oltrepassato Foot Looker c'è una rientranza: la chiesa di SANTA MARIA PRESSO SAN SATIRO. Vi consiglio di entrare a dare una rapida occhiata per vedere uno dei primi effetti d'illusione ottica usati in una chiesa, in quanto l'abside è stato dipinto dal Bramante così bene da sembrare lungo, ma se vi avvicinate scoprirete che non è proprio così. Una leggenda narra inoltre di un giovane che pugnalò il bambino dell'affresco con la Madonna lì appeso, e dal dipinto uscì del sangue; nella chiesa è ancora conservato il pugnale incriminato.

      • Uscendo, se guardate a sinistra potete vedere il profilo rotondo del CIVICO TEMPIO DI SAN SEBASTIANO, edificio conteso dalla nascita tra Chiesa e Stato. Tornate invece a destra per pochi passi e girate a destra in via Speronari, al termine della quale potrete vedere l'esterno della chiesa visitata e il campanile. 
      • Girate a sinistra in via Giardino e arrivate in Piazza Diaz, piazza criticata dai milanesi perché la sua costruzione ha demolito pezzi di storia milanese, come viene raccontato nel blog Vecchia Milano. In ogni caso, se capitate qui la seconda domenica del mese potete trovare un mercatino di libri antichi sotto ai portici. L'edificio alto che vedete a destra ha, all'ultimo piano, la TERRAZZA MARTINI, un luogo di eventi e conferenze esclusivo al quale è possibile accedere solo su invito. È dotata di un roof garden molto famoso con vista sul Duomo. 
         

      • Proseguiti dritti in via Rastrelli, all’incrocio con la via Pecorari a sinistra potete vedere il CAMPANILE della chiesa di SAN GOTTARDO IN CORTE, che è la chiesa dietro a Palazzo Reale. 
      • Procedete però dritti perché al termine della via all'angolo di destra c'è il TEATRO LIRICO,  chiamato anche TEATRO DELLA CANOBBIANA, uno dei teatri storici come La Scala.
      • Girate a sinistra su via LARGA passando di fianco all'ANAGRAFE di Milano. Quando la via si allarga girate a sinistra per vedere PIAZZA FONTANA, quella dove avvenne l'omonima strage del '69: 

      1. a sinistra si trova il cinquecentesco PALAZZO ARCIVESCOVILE;
      2. al centro c'è la fontana del Piermarini, che dà il nome alla piazza. Inaugurata nel 1782 ha tre vasche sovrapposte, sulla conca principale ci sono due sirene accovacciate su delfini, che i milanesi chiamano le Teodolinde.  È stata costruita con lo scopo di ingentilire la piazza dove si teneva il mercato delle verdure e per questo era chiamata il Verziere; il mercato fu spostato poco più in là e la via che attraverseremo tra poco si chiama proprio via Verziere, come la colonna all'inizio di Largo Augusto;
      3. a destra troviamo il PALAZZO DEL CAPITANO di GIUSTIZIA, del '600, che è il comando centrale della Polizia Locale.
      • Tornate indietro e attraversate la strada per arrivare alla chiesa di SAN BERNARDINO ALLE OSSA, il cui nome già la dice lunga. Entrando sembra una normale chiesa, ma una cappella è rivestita quasi interamente dalle ossa che, qualsiasi sia la loro origine, la fanno diventare un luogo un po' macabro. Vi lascio leggere di più da altri due blog: Cose Strane a Milano e Conosci Milano.


      • Di fianco c'è l'antichissima chiesa di SANTO STEFANO MAGGIORE, risalente al '400, ma ristrutturata successivamente in stile barocco. Qui si celebrano messe in filippino e spagnolo.

      • Tornando su via Verziere seguite la curva su Largo Augusto e corso di Porta Vittoria fino ad superare la via Sforza dove c'è PALAZZO SORMANI che ospita la BIBLIOTECA SORMANI, la più grande e più fornita, nonché biblioteca centrale della città, con un bellissimo giardino, aperto nella stagione calda, dove andare a leggere. Questo palazzo ha origini nel '500, ma è stato ampliato nel corso dei secoli con vari stili, fino al parziale rifacimento del dopoguerra.
      • Tornate su via Sforza dove, superata la CHIESA VALDESE troverete a destra la CA' GRANDA, iniziata a costruire alla fine del '400 dagli Sforza per dare alla città un unico grande ospedale dove curare i malati. I vari ampliamenti sono continuati nel corso degli anni, mixando lo stile gotico al rinascimentale, e sono stati completati agli inizi del'800. L'Ospedale Maggiore è stato in funzione fino al 1939, quando è poi stato trasferito al Niguarda. L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI, nota anche solo come STATALE ha preso il suo posto nel 1958, terminati i lavori di restauro dovuti ai bombardamenti della guerra. Non so se si può entrare liberamente se non si è studenti, però è bello il chiostro, che eventualmente si intravede dall'altro ingresso nella via parallela.

      • A sinistra, invece, potete fare una pausa nei GIARDINI DELLA GUASTALLA. Sono dei giardini all'italiana in cui potete cercare la peschiera barocca, l'edicola seicentesca e un piccolo tempio neoclassico, oltre a guardare la natura che negli anni si è sbizzarrita. C'è un'area bambini e un'area libera per cani. Percorrendolo tutto c'è anche un'uscita su via della Guastalla e nel frattempo a destra potete vedere l'OSPEDALE MAGGIORE o POLICLINICO.
      • Quando vi siete rilassati uscite da dove siete entrati e girate a sinistra fino a incrociare Corso di Porta Romana. 
      A sinistra, in fondo al viale c'è la PORTA ROMANA.
      Lì sono anche collocate le TERME DI MILANO, (della stessa società che gestisce le Terme di Pré), all'interno dell'ottocentesco deposito dell'azienda di trasporti per i tram a cavallo, diventato poi un circolo ricreativo e una scuola di danza; le piscine esterne affacciano sulle mura spagnole, uno dei pochissimi tratti rimasti.

      • Girate invece a destra dove potete vedere la romanica basilica di SAN NAZARO IN BROLO. Più avanti al numero 13 c'è PALAZZO MELLERIO, del 1750 in stile neoclassico. 
      • Girate a destra in Piazza Velasca per vedere dopo pochi metri la TORRE VELASCA, il palazzo che con i suoi 106 metri è stato tra i più alti di Milano fino alla nascita della zona di Porta Nuova. Sinceramente concordo col Daily Telegraph quando lo inserisce nei 30 edifici più brutti al mondo, ma fa parte della storia di Milano e quindi almeno un'occhiata veloce gli va data. Il suo soprannome è Palazzo con le Bretelle
      • Tornando sul corso di Porta Romana, se guardate a destra ci sono due palazzi in stile barocco l'uno di fronte all'altro, quello a sinistra è PALAZZO ANNONI, mentre quello a destra è PALAZZO ACERBI.
      • Ora dovete procedere un po' a zig zag: tornate su corso di Porta Romana, girate a sinistra e poi subito a destra in via Rugabella, proseguite dritti attraversando corso Italia in via Bertarelli e poi a sinistra in via Disciplini che fa una curva; attraversate lo spiazzo in diagonale e siete arrivati al PARCO DELLE BASILICHE, chiamato così per la presenza di due chiese, ma chiamato anche PARCO PAPA GIOVANNI PAOLO II. 
      • Quella che avete di fronte è la BASILICA DI SANLORENZO MAGGIORE e per vederla dovete girarci intorno fino a raggiungere le Colonne di San Lorenzo che una volta facevano parte del porticato della chiesa. 
      • Potete scegliere di arrivare in fondo alla via o attraverso il parco o attraverso il corso di Porta Ticinese, dove trovate la PORTA TICINESE MEDIEVALE sotto cui passare. Se scegliete questa strada, trovate la gelateria Frozen che ha dei buonissimi gelati fatti con vera frutta.


      • A sinistra rientra dalla strada la BASILICA DI SANT'EUSTORGIO. La leggenda narra che il Vescovo Eustorgio la fece costruire nel punto in cui si impantanò il carro che portava le reliquie dei re magi; ogni anno all'Epifania un corteo celebrativo con i re magi in testa parte dal Duomo e arriva qui. Ogni arcivescovo che prende servizio a Milano deve entrare da porta Ticinese e visitare questa basilica per prima. Inoltre, se siete di passaggio l'ultima domenica di aprile, potete fare visita alla cappella Portinari e strofinare un copricapo sul vetro dell'urna contenente i resti di san Pietro Rosini, protettore dei mal di testa.


      • Di fronte a voi la PORTA TICINESE, quella costruita nel 1800. Attraversando in diagonale si giunge alla DARSENA, punto d'arrivi dei Navigli. Un tempo lasciata a sé e senza acqua, negli ultimi anni è stata riqualificata e riportata a splendore, con tanto di Christmas Village nel periodo natalizio, pista di pattinaggio costruita sull'acqua, mercatini di Natale e slitta di Babbo Natale acquatica.

      • Arrivate in viale Gorizia e attraversate la strada; trovate prima l'Alzaia (=strada lungo il fiume) del Naviglio Pavese e poi quella del Naviglio Ticinese. La vista di queste due vie cambia totalmente dal giorno alla notte: deserto e locali chiusi di giorni, luci, musica e un sacco di gente la sera. Scendete nel lato destro di Ripa Ticinese e camminate per qualche decina di metri finché alla vostra destra troverete il VICOLO DEI LAVANDAI, un luogo che riporta indietro agli anni in cui ancora non c'erano le lavatrici.

      • Proseguite fino a incontrare via Casale, qui svoltate a destra e poi ancora a destra così da trovare la fermata della metro PORTA GENOVA che con la linea verde vi riporta alle principali stazioni.

      PERCORSO CINQUE -Dal Settecento al Liberty-: Porta Venezia, Quartiere Liberty, Corso Venezia, Villa Reale, Giardini Indro Montanelli, Turati.






      • Partite dalla fermata della metro rossa o del passante ferroviario Porta Venezia. Da questa parte della strada comincia CORSO BUENOS AIRES, la lunghissima strada paradiso degli amanti dello shopping, che è servita da ben 3 fermate metro: P.ta Venezia, Lima e Loreto. Se volete andare per negozi basta proseguire per questo viale con 350 negozi e sarete impegnati per il resto della giornata. 
      • Guardando i due caselli di quella che era anticamente la PORTA ORIENTALE andate verso sinistra in Piazza Oberdan e girate a sinistra in via Malpighi:

      1. al n° 3, ad angolo con via Sartori c'è CASA GALIMBERTI, in pienissimo stile Liberty: al primo piano ci sono dipinti di donne su ceramica, in quelli superiori dipinti di fiori, mentre i balconi sono in ferro battuto;
      2. al numero 12 CASA GUAZZONI, senza maioliche, ma con putti e fiori;
      3. poco più avanti all'angolo opposto si vede l'ex CINEMA DUMONT, che era una sala di 500 posti. Oggi ospita una biblioteca.


      • Tornate indietro e all'apertura su Piazza Oberdan guardate a sinistra lo Sheraton DIANA MAJESTIC che occupa l'ex PALAZZO KURSAAL DIANA, il quale è stato costruito a inizio '900 sui BAGNI DIANA, la prima piscina pubblica di ben 100 metri per 25, aperta nel 1842 per soli uomini e poi, in seguito alle proteste, accessibile anche alle donne solo per poche ore la mattina. Nel palazzo, invece, la borghesia si riuniva per attività ludiche, culturali e sportive e nel 1921 ci fu una strage con un attacco dinamitardo che provocò cento tra morti e feriti. 



      • Tornate su CORSO VENEZIA, che è una delle strade più eleganti della città, passata da campagna a strada per carrozze nel corso del 1700 quando i nobili iniziarono a costruire qui i loro palazzi e ville, poi continuarono i borghesi nel corso dell'800 e del '900. La percorrete tutta, metà adesso e l'altra metà verso la fine del giro, ma alla fine conoscerete per nome una buona parte dei palazzi che la compongono:

      1. dall'altra parte della strada al numero 61 c'era la CASA LECHI, il cui proprietario amava invitare artisti e dotti; fu acquistata e completata dal magnate ungherese BATTHYANYI nel 1815 e distrutta negli anni Trenta per costruire la CASA-TORRE RASINI, che occupa tutto l'angolo e, purtroppo, non c'entra nulla col resto del paesaggio;  
      2. al numero 46 il PALAZZO DELL'INTERBANCA è della fine dell'800, ma è stato ristrutturato negli anni Settanta; ha come particolarità la porta d'ingresso esagonale che è stata realizzata da un unico blocco di marmo e si apre ruotando su sé stessa;
      3. più avanti al numero 48 c'è il PALAZZO BOCCONI, che è sede del Circolo della StampaMilano;
      4. sulla destra ci sono i GIARDINI INDRO MONTANELLI (che attraverserete dopo), ma intanto potete vedere i due musei civici: il PLANETARIO ULRICO HOEPLI, che in realtà è visitabile quando ci sono conferenze pubbliche, dove viene proiettato il cielo stellato; il MUSEO CIVICO di STORIA NATURALE è aperto da martedì a domenica dalle 9 alle 17.30.









      • Di fronte all'uscita del parco c'è un grosso arco sotto PALAZZO BUONARROTI-CARPACCIO-GIOTTO. Oltrepassatelo ed entrate nella zona della città è stata scelta nel Settecento dalle famiglie più agiate che hanno fatto costruire ville importanti e giardini; poi è stata la volta della borghesia che agli inizi del '900 ha fatto "fiorire" una serie di palazzi in stile Liberty (o Arte Floreale o Art Nouveau), tanto che passeggiare per le vie di questo quartiere è un piacere e lo bisogna fare a testa alta (nel senso letterario della parola!).
      • La strada conduce in Piazza Eleonora duse, dove trovate da sinistra a destra:
      1. al n° 1 un palazzo Liberty con alcuni locali utilizzabili come showroom tramite Spazio Duse;
      2. al n° 3 un palazzo neoclassico;
      3. al n° 4 PALAZZO VERONESI, in stile eclettico, che ospita la Fondazione Nicola Trussardi, un museo nomade per la diffusione della cultura contemporanea;
      4. al n° 2 PALAZZO CIVITA del 1933.
      • Attraversate la piazza in diagonale e percorrete via Vitali curvando subito dopo a destra in via Cappuccini

      1. all'angolo con via Cossa c'è un palazzo di inizio '900 che ospita un altro spazio affittabile per eventi e showroom, Spazio Cossa;
      2. al numero 8, CASA BERRI MEREGALLI del 1911 è ricchissima di decorazioni, con tanto di putti che vi guardano dall'alto;
      3. al numero 3 CASA INVERNIZZI, che affaccia anche su corso Venezia. È la casa dei coniugi della omonima ditta di formaggi, che pare fossero dei filantropi e hanno lasciato la loro eredità, non avendo figli, a scopi di ricerca e sociali. Dalla strada, attraverso la recinzione, si intravede il giardino dove ci sono dei fenicotteri rosa provenienti dal Sud America. A qualcuno danno l'idea di fiaba, qualcun altro si domanda come mai questi animali non volino via essendo uccelli migratori e quindi parla più di prigionia. Io non mi metto in mezzo, guardo l'architettura, mi immagino come possa essere vivere in una super villa come questa e poi riprendo il cammino.
      • In fondo alla strada girate a sinistra in via Serbelloni, dove al numero 10 potete fotografare CA' DELL'OREGGIA, cioè la casa con l'orecchio. È proprio un orecchio in pietra posto sul muro del palazzo SOLA BUSCA in stile liberty, che fungeva da citofono. Vi permette di confermare il detto "anche i muri hanno orecchie"! Una delle leggende metropolitane dice che sussurrando i propri desideri all'orecchio, questi si avverino.
      • Prima di arrivare alla fine della via girate a destra in via Clara Maffei, che diventa dopo la curva via Melegari, per vedere all'angolo PALAZZO FIDIA del 1929; sulla destra si trova invece VILLA ZANOLETTI del 1927, tutta ricoperta d'edera.
      • Dall'altra parte della strada c'è l'ingresso di VILLA NECCHI CAMPIGLIO del 1932, donata dalle sorelle Necchi senza eredi al FAI che l'ha aperta al pubblico. È una casa museo, un esempio di villa unifamiliare di alta borghesia, utilizzabile anche per eventi privati.
      • Procedete su via Mozart e girate a destra in via Vivaio, il primo edificio a destra è PALAZZO BAROZZI che ospita l'Istituto dei Ciechi. Molto interessante il progetto DIALOGO NEL BUIO, dove si ha la possibilità di percorrere degli itinerari del nostro quotidiano ma senza l'utilizzo della vista, accompagnati da persone non vedenti. Io l'ho provato ed è un'esperienza che ne vale la pena.
      • Prima dell'incrocio la via si apre sulla piazza 11 settembre 2001, dove è posta la scultura L'UOMO DELLA LUCE, che ricorda le vittime del terrorismo e delle stragi.
      • Girate a destra in corso Monforte dove trovate:

      1. subito a destra il PALAZZO POZZOBONELLI ISIMBARDI, che è la sede della Città Metropolitana, praticamente l'ex provincia di Milano dopo la legge Delrio del 2014. È possibile visitare alcune aree del palazzo su prenotazione tramite il loro sito;
      2. al n° 31 PALAZZO DIOTTI che è il Palazzo della Prefettura;
      3. al n° 32 un altro palazzo Liberty del Campanini del 1911;
      A titolo informativo, più avanti al n° 23 c'è PALAZZO CICOGNA MOZZONI che ha un grande giardino al suo interno. Qui lavorò Lucio Fontana e ancor prima fu uno dei punti di ritrovo degli Scapigliati milanesi (i bohemien lombardi). Adesso ospita collezioni d'arte private. 

      • Voi però girate a sinistra su via Conservatorio, dove al n° 7 si trovano le facoltà di scienze politiche, economiche e sociali dell'Università di Milano, all'interno di PALAZZO RESTA PALLAVICINO ricostruito nel 1837.


      • Girate a destra in via Bellini fino ad arrivare al numero 11, dove un altro notevole esempio di stile Liberty è CASA CAMPANINI del 1904.

      • Tornate indietro passando da via Livorno e poi a sinistra in via Mascagni, dove in cima al condominio del n° 21 c'è un attico con piscina, stando a Google Maps. Percorrerete un tratto della squadratissima via Borgogna e girate a destra in via Cino del Duca, dove:

      1.  al n° 2, nella Quattrocentesca CASA PARRAVICINI nacque lo scrittore Berchet e successivamente ci visse il patriota Angelo Mazzoleni;
      2. al n° 8 c'è il PALAZZO VISCONTI DI MODRONE, di origine Seicentesca, all'interno in stile rococò.
      • Girate a sinistra su corso Monforte e all'altezza della CHIESA DI SAN BABILA girate a destra. Siete di nuovo su CORSO VENEZIA ed ecco tutti i palazzi di questo tratto:

      1. al n°11 un portale barocco dà l'accesso al SEMINARIO ARCIVESCOVILE fondato nel 1560 da Carlo Borromeo;
      2. al n° 10 c'è CASA FONTANA SILVESTRI, palazzo rinascimentale del XIV secolo, chiamato anche CA' DEL GUARDIAN perché vi abitava l'uomo custode della Porta Orientale;
      3. all'incrocio con via Senato fate solo una piccola deviazione a sinistra per vedere al n° 10 PALAZZO SENATO, fatto costruire da Federico Borromeo nel 1600, ora è sede dell'archivio Storico. Curiosità: durante l'epoca napoleonica qui fu installata la prima buca delle lettere di Milano;
      4. di nuovo sul corso, al n°16 c'è il neoclassico PALAZZO SERBELLONI, il primo costruito alla fine del '700 e che ha dato il via alla trasformazione della strada; è sede dell'omonima Fondazione, attraverso la quale si possono organizzare eventi al suo interno.
      5. al n° 37, all’angolo con la via Boschetti, c'era la CASA CIANI, conosciuta come CA' ROSSA per le decorazioni in terracotta. È stata ricostruita negli anni Trenta.
      6. di fronte, al numero 20, c'è CASA CRESPI che è del FAI;
      7. al n° 39 CASA ROMANONI SALA di inizio '900;
      8. al n° 47 PALAZZO CASTIGLIONI, il primo edificio Liberty in città, sulla cui facciata potete vedere rami e foglie di bronzo. Appena costruito c'erano le statue di due donne seminude accanto all'ingresso che mostravano il lato B, ma queste furono considerate troppo scabrose e rimosse e adesso si trovano dall'altra parte della città, nella Villa Romeo vicino a FieraMilanoCity, ma nonostante questo il soprannome CA' DI CIAPP (casa dei sederi) gli è rimasto attaccato. È la sede della Confcommercio;
      9. al n° 32 la facciata di PALAZZO INVERNIZZI, di cui avete giù visto i giardini prima;
      10. al n° 36 PALAZZO CHIESA, di fine '800, che condivide il giardino coi fenicotteri;
      11. al n° 51 PALAZZO BOVARA, in stile neoclassico. Ci ha vissuto negli anni milanesi Stendhal, ora è un centro congressi.
      12. al n°40 PALAZZO SAPORITI, in stile neoclassico del 1812.


      Girate a sinistra in via Palestro, dove oltrepassata via Marina si trova la neoclassica VILLA REALE (conosciuta anche come Villa Comunale, Villa Belgioioso o Villa Belgiojoso Bonaparte) finita nel 1796, abitata dal figlio adottivo di Napoleone, passata ai Viceré austriaci e comprata dal Comune nel 1920. 

      Nel palazzo è ospitata la GAM, Galleria di Arte Moderna, aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 17.30, ingresso € 5.

      Nel padiglione di fianco c'è il PAC, Padiglione di Arte Contemporanea, aperto da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.30, il giovedì fino alle 22.30. Ingresso € 8.

      I giardini che contornano la villa, diventati pubblici nel 1935, hanno una particolarità: un cartello all'entrata indica che possono entrare solo i minori di 12 anni accompagnati da un adulto. In pratica si era cercato di creare un posto sicuro dove lasciare liberi i bambini senza problemi di adulti, animali, biciclette che potessero creare un pericolo per loro. La realtà è che quando non ci sono le guardie entrano tutti, anche perché sono ben tenuti e rilassanti.

      • Se non avete bambini e non volete trasgredire le regole basta attraversare la strada e finalmente entrare nei GIARDINI PUBBLICI INDRO MONTANELLI, nati come GIARDINI DI PORTA VENEZIA. Creati dal Piermarini nel 1784 e poi modificati nel corso dell'800, sono il primo parco pubblico aperto ai cittadini di Milano; comprendono, oltre a una discreta selezione di piante, un laghetto, un trenino per bambini, due aree cani e degli edifici a uso pubblico.

      • All'uscita su piazza Cavour, da cui si vede a sinistra PORTA NUOVA, c'è la statua del giornalista che dà il nome al parco. 


      • Andando su via Manin, c'è al numero 2 PALAZZO DUGNANI che affaccia direttamente sui giardini. È stato la prima sede del Museo di storia naturale e ha ospitato negli ultimi mesi SPINOSAURUS, la ricostruzione di questo dinosauro in dimensioni reali. Gli interni del palazzo sono molto sfarzosi, in stile rococò.
      • Dopo la Fondazione Cariplo girate a sinistra in via della Moscova e arrivate in Piazza Stati Uniti d'America. L'edificio nell'angolo opposto a destra è la CA' BRUTTA, chiamata così perché quando fu costruito nel 1920 non piaceva ai cittadini.

      • Il palazzo alto al centro del Largo Donegani ha al piano terra gli studi di 3 radio: Montecarlo105 e Virgin. Lì c'è la fermata della metro gialla TURATI.




      PERCORSO SEI -Tra presente e futuro-: Stazione Centrale, Pirellone, Piazza Gae Aulenti, Corso Como, Cimitero Monumentale, Stazione Garibaldi.






      • Partiamo dalla STAZIONE CENTRALE che oltre a essere la principale stazione ferroviaria della città, seconda italiana per traffico dopo Roma, è anche un edificio molto imponente e bello. Al suo interno ci sono tanti negozi e punti di ristoro, al punto che il sito ufficiale mette prima la voce Shopping & Food dell'orario dei treni. Una volta c'era il museo delle cere, ma è stato tolto nel 1998.







      • Uscendo sulla piazza Duca d'Aosta fate una piccola deviazione a sinistra, di fianco all'hotel Bristol sulla via Doria c'è quel che rimane della villa rinascimentale CASCINA POZZOBENELLI, un portico.
      • Tornate dall'altro lato della stazione dove svetta il GRATTACIELO PIRELLI, detto anche Pirellone, il primo edificio che ha superato l'altezza del Duomo e che ha quindi una Madonnina sulla sua cima. Pochi mesi dopo l'11 settembre 2001 un piccolo aereo da turismo si schiantò al 26° piano del palazzo facendo temere un nuovo attentato, ma si trattò di un incidente dovuto a un problema tecnico del velivolo. È la sede del Consiglio della Regione Lombardia.
      • Procedete dritti su via Luigi Galvani fino all'incrocio con via Melchiorre Gioia, dove girerete a destra. Poco più avanti c'è il nuovo PALAZZO LOMBARDIA, noto in realtà come PALAZZO REGIONE, inaugurato nel 2011, è la sede della regione Lombardia. Si può salire gratuitamente al Belvedere del 39° la domenica, da dove si ha una visione di tutta la città e se è una giornata di vento si vede tutto l'arco alpino. Nel periodo natalizio c'è una pista di pattinaggio al piano terra e sul tetto c'è una copia della Madonnina, visto che il palazzo supera l'altezza del Duomo.
      • Attraversate tutta la piazza Città di Lombardia e andate verso sinistra, dove già si intravedono i palazzi della prossima tappa. Alla rotonda girate a destra in via Gaetano de Castillia. Tutta la zona che state per vedere fa parte del nuovissimo PROGETTO PORTA NUOVA che dal 2005 sta riqualificando una zona che era stata un po' lasciata andare e sta finalmente cambiando il piatto skyline di Milano in uno più moderno. Personalmente quest'area mi piace molto, dopo aver percorso tutta la parte più antica della città e avere fatto un tuffo negli ultimi due secoli tra i palazzi d'epoca, ci vuole un salto nel futuro che dà a una città tanto importante quel tocco di avanguardia che si merita.
        Ci sono spazi commerciali, uffici, showroom, spazi espositivi e culturali e naturalmente la zona residenziale (con prezzi proibitivi per la gente comune), il tutto distinto in tre macro aree, ZONA GARIBALDI, ZONA VARESINE e ZONA ISOLA, disposte intorno ai GIARDINI DI PORTA NUOVA, su cui in occasione dell'Expo era stato coltivato un campo di grano, e che avete alla vostra destra.




      La piantina è presa dal sito ufficiale di Porta Nuova.

      Dritto davanti a voi si stagliano i due grattacieli del BOSCO VERTICALE, inaugurati nel 2014 hanno già vinto diversi premi tra cui il recentissimo edificio più bello del pianeta. La sua particolarità è di avere circa 900 piante sugli 8.900 metri quadri di terrazzi, equivalenti a due ettari di foresta.




      Girando a sinistra sulla Passeggiata Luigi Veronelli arrivate nella PIAZZA GAE AULENTI, dedicata alla designer italiana scomparsa nel 2012, che ha al centro una fontana che parte da terra. Potete vedere, da destra a sinistra:
      1. lTORRE UNICREDIT che, con la sua antenna che arriva fino a 218 metri, la fa diventare il grattacielo più alto d'Italia (e tra i primi venti in Europa);
      2. la TORRE B;
      3. la TORRE C;
      4. l'EDIFICIO E1-E2, detto anche SHOWROOM o ARMONICA è composto da due edifici sinuosi, uniti nella parte alta;
      5. l'UNICREDIT PAVILION è uno spazio polifunzionale a forma di seme, ha al suo interno un auditorium, un asilo nido, una passerella dell'arte e una greenhouse nel sottotetto.
      Qui di fianco, d'inverno, c'è un'altra delle piste di pattinaggio della città.
      Proseguendo sul percorso pedonale ci sono altri edifici perlopiù residenziali, che hanno un ingresso a quest'altezza e una a livello della strada, che è circa sei metri più in basso:
      1. di fronte a voi TORRE SOLARIA, che con i suoi 143 metri è l'edificio residenziale più alto d'Italia;
      2. TORRE SOLEA;
      3. TORRE ARIA.
      4. Proseguendo fino in fondo si trovano TORRE DIAMANTE e DIAMANTINI, che devono il nome alla loro forma, e sono ad uso commerciale e le residenziali VILLE DI PORTA NUOVA.

      Questo è il progetto una volta che sarà finito, non manca tantissimo.


      • Tornate indietro all'Armonica e scendete per le scale in un'area mista negozi e case ancora in costruzione, che vi porta dritti a CORSO COMO, una via diventata pedonale agli inizi del nuovo secolo e che è l'anima della vita notturna milanese. Piena di ristoranti, locali, negozi, è frequentata anche dai vip; tra i locali più celebri ci sono il LoolaPaloosa e l'Hollywood al n° 15. Al n° 10 c'è quello che viene definito concept store (fondamentalmente riassumibile con "di tutto un po' in un ambiente raffinato") che ha all'interno un negozio, una galleria d'arte, un ristorante, un bar, un giardino, una libreria e un hotel con sole 3 stanze. 10 Corso Como appartiene a Carla Sozzani, gallerista e sorella della direttrice di Vogue Italia.

      • Al termine della via c'è Piazza XXV Aprile, con al centro la PORTA GARIBALDI, eretta nel 1826. Sulla sinistra troviamo EATALY, che ha dal 2014 preso il posto dello storico TEATRO SMERALDO, aperto nel 1942 e chiuso nel 2012.


      • Dirigetevi a sinistra su via Pasubio, dove al numero 10 trovate l'ANTICA TRATTORIA DELLA PESA, che nasce nel 1880 dove c'era la pesa per stabilire i dazi da pagare per le merci che arrivavano da fuori città. Negli Anni Trenta ci lavorò il futuro presidente del Vietnam del Nord, Ho Chi Minh. Nel frattempo potete controllare lo stato di avanzamento lavori del progetto di riqualificazione dell'area alla vostra sinistra, distrutta dai bombardamenti delle guerre e mai ricostruita, dove nascerà la FONDAZIONE FELTRINELLI.
      • Alla fine del viale a destra ci sono i due CASELLI DI PORTA VOLTA dove si pagavano i dazi doganali. All'interno di uno di questi c'è un locale che si anima all'aperitivo.
      • Arrivati in piazzale Baiamonti alla vostra sinistra inizia Chinatown, con la famosa via Paolo Sarpi. Proseguite invece dritti su viale Ceresio dove potete vedere, al n° 3, un altro palazzo a cui è stato dato un soprannome: la CA' DI FACC. È una casa di ringhiera di inizio '900 sopra le cui finestre ci sono delle facce di personaggi famosi.


      • Alla fine della via già si vede l'ingresso del CIMITERO MONUMENTALE, un enorme luogo dove sono stati sepolti i più importanti e abbienti personaggi milanesi a partire dal 1866. Potete girare da soli o ci sono delle visite guidate gratuite di 1 ora e mezza, su prenotazione, che vi faranno scoprire le tombe da Carlo Cattaneo a Walter Chiari, Ambrogio Fogar, Gino Bramieri, Enzo Jannacci e moltissimi altri. È un museo a cielo aperto visitato da così tanti turisti, che dal 2013 è stato creato anche un Infopoint. È aperto da martedì a domenica dalle 8 alle 18.

      • Fortunatamente dall'anno scorso c'è anche la fermata della nuova metro Lilla che vi porta dritti in Garibaldi in una sola fermata. Se non avete fatto la tessera dei mezzi pubblici e non volete utilizzarli la strada più veloce è, dall'uscita del cimitero, andare a sinistra e curvare sulla via Giuseppe Ferrari, che non è proprio bellissima (non c'è niente). Tenete il lato destro della strada e in meno di dieci minuti sarete arrivati alla STAZIONE di PORTA GARIBALDI. Inaugurata nel 1961 è stata ristrutturata a partire dal 2006; ha due piani di binari, quello principale al piano terra e due binari al piano sotterraneo che vengono utilizzate dal passante ferroviario e dalle linee suburbane (quindi se leggete sui monitor 1SOT o 2SOT dovete scendere ancora un po' prima di raggiungere il vostro treno). 

      VARIE
      I percorsi sono finiti, non sono riuscita ad inserire tutto quello che ha da offrire questa città, ma voi potete sbizzarrivi a trovare altri punti di vostro interesse.

      Tra qualche anno dovrò inserire anche una gita a CITY LIFE, che è il progetto di riqualificazione della Fiera Campionaria, a nord ovest della città. Sarà una grande area pedonale immersa nel verde, con le macchine che passeranno nell'interrato, palazzine residenziali, uffici e negozi. Al momento è pronta per metà, nella Piazza Tre Torri è stata inaugurata nel 2015 la TORRE ISOZAKI, soprannominata Il Dritto, che con 207 metri è la seconda torre più alta d'Italia, ma la prima misurata al tetto (senza antenna). Ci saranno poi Lo Storto e Il Curvo.

      Tra i MUSEI che non ho incluso segnalo quelli un po' più particolari:



      Se pensate di seguire qualche EVENTO SPORTIVO ecco un elenco delle più famose squadre che giocano in casa:

      Un altro motivo per cui potreste fare una visita a Milano è per prendere parte a una fiera. Due sono i principali POLI FIERISTICI:
      1.     FIERA MILANO CITY, o la vecchia fiera, si trova in città, nella zona nord ovest, fermata Amendola fiera della metro;
      2.     FIERA MILANO, la nuova, si trova appena al di fuori di Milano, direzione Torino. 
      Sul sito ufficiale trovate il calendario annuale. Le mie due preferite sono:
      • BIT, borsa internazionale del turismo, fatta alla fine di febbraio
      • L'ARTIGIANO IN FIERA, fatta a inizio dicembre, è un insieme di prodotti e cibi provenienti da tutto il mondo, utile per fare regali di Natale e per rifarsi il palato: strudel di mele del trentino, cannoli siciliani, panettone con la crema pistacchiosa, pretzel a volontà e ogni genere di primi e secondi piatti. Basta solo scegliere in che parte del mondo mangiare!
      Per quanto riguarda la TRADIZIONE CULINARIA, le specialità tipiche non sono propriamente leggere perché derivano dalla cucina contadina fatta con gli elementi della zona: riso, maiale e burro al posto dell'olio. Il tutto mangiato con il tipico panino milanese: la michètta (mi raccomando la E bella larga):
      • il risotto alla milanese, fatto con lo zafferano, chiamato Risotto giallo;
      • l'ossobuco alla milanese, in dialetto òsbus;
      • il bollito, o meglio il less;
      • la cassoeula a base di maiale e verze;
      • la trippa in umido, o busecca;
      • la cotoletta impanata o orecchia d'elefante, derivata dagli austriaci;
      • le polpette;
      • il panettone (guai a dare a uno di Milano il pandoro a Natale!).



      QUANDO
      Sempre. Le temperature migliori per girare in città le si trovano in primavera e in autunno.

      QUANTO
      2-3 giorni per avere una panoramica generale.

      COME ARRIVARE IN CITTA'
      • In auto, che però è meglio abbandonare in uno dei numerosi parcheggi che si trovano non lontani dalle uscite autostradali, anche perché un'ampia zona del centro fa parte dell'area C, alla quale non si può accedere in macchina o si prende una multa salata. Tra i parcheggi perimetrali più grandi ci sono quelli in corrispondenza dei capolinea della metro: Lampugnano e Molino Dorino a nord-ovest, Famagosta a sud, Cascina Gobba a nord-est. Esistono anche molti parcheggi privati sparsi per la città o quelli dell'albergo se soggiornate lì. Per darvi un'idea: 10 ore a Lampugnano costano € 2, una settimana da lunedì a sabato € 8.50.
      • In treno, punto di arrivo da qualsiasi parte d'Italia. Milano è piena di stazioni, le più famose e con collegamenti extra urbani sono la Stazione Centrale (nazionale e internazionale), Cadorna (regionale + Novara) e la rinnovata Porta Garibaldi (regionale + nord Italia).
      • In aereo. Tre gli aeroporti milanesi: Malpensa a 50 Km nord-ovest dal centro e Linate a 10 Km a est, gestiti dalla SEA e Orio al Serio a 50 Km nord-est, vicino a Bergamo.
      Da LINATE si raggiunge il centro città col bus pubblico dell'ATM numero 73 che va da Peschiera Borromeo a San Babila passando per l'aeroporto, parte ogni 8-10 minuti tutti i giorni. € 1.50. 
      Si può anche prendere il bus privato AUTOSTRADALE che costa € 5 un viaggio o € 9 a/r e ci mette circa 25 minuti e parete ogni mezz'ora.
      Oppure l'AIR BUS LINATE che va alla stazione centrale in 25 minuti, parte ogni 30 e costa € 5 a tratta, o € 9 a/r.

      Da MALPENSA si raggiunge il centro città con gli autobus privati che partono sia dal Terminal 1 che dal 2, fuori dalle uscite degli arrivi, e arrivano o in fiera o in stazione; mediamente ci mettono dai 50 minuti standard ai 90 in pieno traffico (tenete conto del traffico specialmente se il viaggio è quello di ritorno all'aeroporto!). Il MALPENSA SHUTTLE costa € 10 a tratta, € 16 a/r.
      Oppure si può usare il treno MALPENSA EXPRESS che parte solo dal terminal 1 e arriva sia in stazione centrale in circa 50 minuti partendo ogni ora, sia nella stazione Cadorna (ferrovie nord) o Garibaldi partendo circa ogni 30 minuti. € 12 a tratta, € 18 a/r.
      Ultima tendenza ecologica: si può affittare una macchina elettrica proprio a Malpensa e lasciarla alla stazione Cadorna a Milano. E-VAI, costo € 5 l'ora, leggete le istruzioni perché va prenotata prima per ricevere la tessera per far aprire le portiere.
      Se proprio avete fretta e non dovete andare in stazione potete prendere un taxi, che per arrivare in un qualunque punto della città costa 95 euro.

      Da ORIO AL SERIO, dove atterrano compagnie low cost come RyanAir, si arriva in Stazione Centrale con l'ORIO BUS con € 5 a tratta o € 9 a/r, o con l' ORIO SHUTTLE : € 4 a tratta. Circa 1 ora di viaggio escluso traffico intenso.

      DOVE DORMIRE

      Milano è piena di alberghi di ogni stella, B&B, ostelli, appartamenti. Abitando lì vicino non mi sono mai fermata a dormire. Partite da siti come booking e poi andate sui siti ufficiali degli hotel, ma come al solito dopo aver scelto consultate le recensioni su TRIP ADVISOR.

      MEZZI DI TRASPORTO 
      Milano si visita in buona parte a piedi e con l'ausilio dei mezzi pubblici per spostamenti più lunghi. 

      • I MEZZI PUBBLICI sono gestiti dalla società  ATM. Ci sono 4 linee della metropolitana: la rossa, la gialla e la verde, e la nuova viola, più una rete ferroviaria urbana.  I bus sono molti, qui la piantina dei  bus del centro, altrimenti dall'ottimo sito internet di atm si può programmare il viaggio con relativi tempi di percorrenza, indicando partenza e arrivo. Inoltre, se siete provvisti di internet sul telefonino e utilizzate il preinstallato MAPS, basta inserire punto di partenza e quello di arrivo e cliccare sul simbolo dei mezzi pubblici: vi dirà in tempo reale quale mezzo dovrete usare. Ci sono anche dei bus notturni che arrivano ai locali più frequentati, radiobus serali su prenotazione, bus speciali per lo stadio, per i cimiteri e tanti altri a seconda del posto in cui dovete andare.
      Il biglietto urbano singolo costa € 1,5 (dal 1 settembre 2011 a oggi) ed è valido per 90 minuti, il giornaliero (24 ore dalla convalida) costa € 4,50, il biglietto per 2 giorni (48 ore dalla convalida) costa € 8,25, il carnet da 10 viaggi costa € 13,80. Si può fare la tessera Ricaricami sulla quale si possono caricare dai biglietti singoli ai settimanali. Va accostata al lettore magnetico ogni volta che si cambia mezzo. I bambini fino a 10 anni viaggiano gratis, ma leggete il regolamento.

      • BIKEMI (unione di Bike e Milano) è il noleggio biciclette proposto da Atm per integrare il servizio di trasporti pubblici: per poterne usufruire bisogna fare un abbonamento pagabile solo con carta di credito, ci sono diversi punti di parcheggio in città dove prendere e lasciare la bici (non va necessariamente riportata dove la si è presa). Ottimo per chi abita o lavora a Milano, non comodissimo per il turista giornaliero.
      • GUIDAMI è il servizio di car sharing di Atm. Sul sito tutte le informazioni.
      • TRAM RISTORANTE Per chi vuole ottimizzare i tempi e/o vedere la città in maniera alternativa l'Atm mette a disposizione due vetture del tram "ATMosfera" restaurate e trasformate in ristorante: si mangia visitando Milano, con tanto di bagno a bordo. Parte da Piazza Castello alle 20; il giro si completa in due ore. Obbligatoria la prenotazione e la scelta del menù (carne, pesce o vegetariano), costa € 70 a persona.
      • A parte quelli già citati ci sono altri SERVIZI DIVERSIFICATI con cui si può personalizzare la propria visita: noleggio tram storici, tra cui uno per bambini, percorsi enogastronomici e tour di Leonardo Da Vinci.
      • BUS TURISTICO. Come al solito è possibile usufruire di un autobus che vi porta esattamente nelle mete più turistiche: 
      1.     CITY SIGHTSEEN propone un biglietto che dura 48 ore con 3 percorsi: A, B e C al costo di € 25. I percorsi partono tutti dal Foro Bonaparte (piazza Castello). 
      2.     ATM CITY TOUR ha 4 linee, due con tram e due con bus. Costa € 25 per 48 ore. 

      • SEGWAY: è una sorta di monopattino elettrico con cui è possibile fare dei tour della città.  Diversi i siti che offrono questo servizio su internet. Partono da € 75, ma tenete d'occhio anche i gruppi d'acquisto perché li ho trovati diverse volte con promozioni molto interessanti.

      TESSERE
      Diciamo che un punto su cui Milano dovrebbe lavorare un po' è proprio il marketing sulle tessere per visitare la città, in quanto esistono troppi prodotti, alcuni poco chiari e mal pubblicizzati. Detto questo riporto tutto quello che ho trovato sul web premettendo che non ne ho mai utilizzata una, avendo visto i vari musei in diverse giornate e mai tutti insieme. Se vi interessano solo poche attrazioni controllate sui siti ufficiali se ci sono promozioni o anche sui gruppi d'acquisto tipo Groupon, Groupalia, etc, dove a volte ci sono degli sconti interessanti.
      • AMAMI CARD: è una tessera valida 48 ore che include i mezzi di trasporto urbani, l'ingresso gratuito in 19 musei, lo sconto per l'ingresso in altri musei. Costa € 25 e dà la possibilità di usarla anche come una carta ricaricabile per un importo massimo di € 150 per totali 2 anni, usando il circuito Mastercard. Non la si può acquistare online, ma nei posti indicati nel sito, non esiste un sito ufficiale della carta e il problema è che non trovo la lista dei musei inclusi!
      • MILANO CARD: esistono diverse versioni di questa card che va comprata online e ritirata in aeroporto o in stazione centrale. Io non l'ho mai sperimentata, è abbastanza recente come prodotto e la riporto giusto per dare una gamma completa:
      1.     la versione base costa € 7 per 24h e €13 per 48h e include i mezzi pubblici, l’ingresso gratuito in qualche museo e sconti per gli ingressi nella maggior parte degli altri musei;
      2.     la MILANO CARD PASS costa € 30 per 48h e include i mezzi pubblici, l'ingresso gratuito in 9 musei, una mappa, un autista gratuito per 2 corse (?) e pure un panettone in omaggio;
      3.     la TRA MILANO BASIC costa € 15 per 24h e include il tour hop on-hop off sul tram storico + una mappa e un panettone;
      4.     la MILANO CARD 3D + ROOFTOP GALLERIA costa € 22,60 e include la Milano Card per 3 giorni + la salita sul tetto della Galleria Vittorio Emanuele.
      • TOURIST MUSEUM CARD o 3 GIORNI CARD O ABBONAMENTO 3 GIORNI o BIGLIETTO CUMULATIVO: costa solo € 12, vale per 3 giorni (consecutivi) e permette di visitare, con un solo ingresso per ognuno, i 12 musei civici. Visitandone anche solo 3 ci guadagnate a farla perché costano 5 euro l'uno circa.
      • MUSEO CARD è un abbonamento annuale con ingressi illimitati per tutti i 12 musei civici e offre sconti sulle mostre a pagamento di questi musei. Costa € 35.
      • ABBONAMENTI MUSEI LOMBARDIA permette di visitare 80 musei in tutta la regione nell'arco di un anno intero. Costa € 45. Questa è un'ottima soluzione se si rimane in città per qualche giorno e si ha tempo di visitare tanti musei.
      • THE MILAN PASS è un pass venduto su internet che si ritira presso la Zani Viaggi in Largo Cairoli. Il sito non è dei migliori e si fatica un po' a comprendere cosa è incluso gratuitamente e cosa, invece, gode di sconti e offerte. Io non l'ho mai usato, quindi non vi so dire di più, ma l'ho citato giusto per conoscenza.
      • PINK CARD è una tessera gratuita riservata a donne maggiorenni residenti nella provincia di Milano. Offre sconti e convenzioni con diverse strutture. Vedere il sito per informazioni.
      INGRESSI GRATUITI nei musei civici la prima domenica del mese e in alcuni orari. Verificare per ogni museo sul sito ufficiale per conferma.

      WI-FI
      Milano ha un servizio Wi-Fi in alcune zone della città e in alcuni edifici pubblici. Si chiamano Open Wi-Fi Milano e Free Wi-Fi Indoor.


      INFORMAZIONI GENERALI e SITI INTERESSANTI
      http://it.wikipedia.org/wiki/Milano informazioni generali di cultura sulla città.
      http://www.turismo.milano.it sito molto bello. Vivamente consigliato.

      Queste, invece, sono tutte le APP che si possono scaricare sul telefonino per diverse aree di interesse, oltre alla mappa della metro che consiglio e una piantina offline da scaricare a casa se non avete connessione internet in giro.
      http://www.milanofree.it/ varie ed eventuali sulla città.

      Per chi vuole divertirsi a scoprire aneddoti su Milano e, magari, trovare delle cose alternative da vedere/fare, ci sono tantissimi altri siti, alcuni davvero belli e curiosi:
      http://www.onalim.it/ (Milano al contrario)
      http://www.milanosecrets.it/ che vede Milano attraverso gli occhi delle donne amanti dello shopping
      http://www.alfiosecrets.it/ che, invece, vede Milano dal punto di vista maschile

      http://www.cittanascostamilano.it/milano/ diventando loro soci si possono fare visite guidate a pagamento nei posti di solito non aperti al pubblico. Indicato per i milanesi.

      http://www.adsi.it/ Associazione Dimore Storiche, sito da monitorare perché organizzano giornate coi cortili aperti di dimore storiche private. Questo evento capita molto raramente, se va bene una volta l'anno, quindi per chi è curioso o lo diventerà dopo la lettura di questo post, potrebbe essere un'occasione interessante da sfruttare.

      Alcuni spunti interessanti li ho presi anche da questi libri, di cui consiglio la lettura di uno a scelta a quei milanesi d.o.c. che vogliono imparare a guardare la città in modo diverso dal semplice attraversarla per andare da una parte all'altra:
      Le strade del mistero di Milano di Francesca Belotti
      Milano 360°: una metropoli da scoprire tra arte, cultura, tecnologia e moda di Stefano Olivari e Giulia Brasca
      101 tesori nascosti di Milano da vedere almeno una volta nella vita di Gianluca Margheriti


      Se volete capire meglio chi sono i veri milanesi potete guardare il sito Facebook de Il Milanese Imbruttito, dove si parla in modo ironico di quelli di Milano-Milano e dei Giargiana, cioè tutti quelli che vengono da fuori le mura della città e che non hanno F205 sul codice fiscale!

      Se volete un aiuto per capire il dialetto, carino è il sito S'cienafregia (che letteralmente vuol dire schiena fredda e si legge con la s, di sibilo, staccata dal resto).

      Diversi siti illustrano i migliori FILM ambientati a Milano, l'elenco più completo è quello di Wikipedia. I cinefili potranno divertirsi perché è possibile vedere i cambiamenti della città dal 1932 a oggi passando da Miracolo a Milano a Totò, Peppino e la ... malafemmina, da un grande Renato Pozzetto ne Il ragazzo di Campagna, ai più recenti Cado dalle nubi di Checco Zalone e Benvenuti al Nord con Claudio Bisio dove già vediamo la zona di Porta Nuova.

      Spero di avervi convinto almeno un po', se ci fossi riuscita cliccate MI PIACE qui sotto.

      Buon viaggio!