mercoledì 30 dicembre 2015

LONDRA 2


Tutte le informazioni su costi e orari sono da verificarsi sui siti ufficiali. Quelli indicati di seguito sono riferiti a DICEMBRE 2015.





Questo post è dedicato a chi la Londra turistica l'ha già vista, dal Big Ben a Picadilly Circus, passando per Buckingham Palace, St.Paul e il Tower Bridge (praticamente la zona 1 già contemplata nel post LONDRA).
Insomma, di sicuro non si può andare nella capitale per la prima volta e saltare questi must, ma se avete a disposizione tanti giorni, o ci tornate almeno una seconda volta ci si può inoltrare al di fuori del primo anello.

Vediamo insieme con l'aiuto di una mappa con delle belle frecce arancio dove sono stata:

Per visitare quasi tutti questi posti è necessario fare il biglietto per la zona 2, mentre per Wimbledon siamo in zona 3. 
Per quanto riguarda il biglietto dei mezzi pubblici vi consiglio di fare la Oyster Card: è una tessera magnetica che, se non l'avete già, costa 5 sterline, ma questi soldi vi vengono ridati quando restituite la tessera stessa a fine viaggio. In alternativa potete conservarla se pensate di tornare in città nel corso della vita o se ci tornerà qualcuno di vostra conoscenza: non ha scadenza e non è nominativa. Sulla Oyster caricate un importo di soldi che può essere pari al valore dell'abbonamento che volete fare, o ne potete mettere anche di più per eventuali tratte fuori abbonamento. La tessera la si appoggia ai lettori in entrata e in uscita dalla metro o sui bus, perché così calcola se dovete pagare differenze o se siete coperti.
Tenendo conto che per spostarsi i mezzi pubblici sono ideali, in quanto ben distribuiti, con passaggi frequenti e relativamente economici, li userete in quantità; quindi è necessario caricare sulla Oyster un abbonamento per risparmiare, invece di pagare ogni singola corsa. I prezzi delle Travelcard variano in base ai giorni e alle zone.
Se tutti gli itinerari sono tra la zona 1 e la zona 2, e uno solo in zona 3, come nel mio caso, avete due possibilità:
fare un abbonamento direttamente per la zona 1-3 (consigliato)
fare un abbonamento per la zona 1-2 e pagare la differenza tramite la Oyster di ogni singolo viaggio in zona 3; questo conviene solo se in zona 3 pensate di fare solo 2 viaggi (arrivo e partenza).
Ma veniamo ai luoghi da visitare!


Partirei proprio da qui perché è uno dei posti che viene poco considerato in una prima visita, ma che mi è piaciuto molto, non fosse altro che offre un punto panoramico per fare delle foto allo skyline di Londra assolutamente gratuito.Oltretutto questa zona dal 1997 è anche Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
  • Tutta la DLR che è al confine tra la zona 2 e la 3 si trova in realtà in zona 2, quindi va bene l'abbonamento 1-2.  La fermata migliore da cui iniziare è Cutty Sark, dove appena usciti si trova il clipper (nave a vela) che da il nome alla fermata e chiamata così per la polena che si trova a prua (il nome vuol dire sottoveste in scozzese). Lo si può visitare con ben 18,5 sterline e gli orari li trovate qui



  • Alla sinistra del vascello c'è l'ingresso del GREENWICH FOOT TUNNEL, che possiamo percorrere una volta finito tutto il giro di questo quartiere sbucando sull'altra sponda del fiume nella costruzione con cupola identica. Saremo sull'isola dei cani, dove, seduti in una panchina del Island Garden potremo godere di una splendida vista sul quartiere che stiamo per visitare.Questo tunnel pedonale risale agli inizi del 900 e, nonostante le varie ristrutturazioni, si percepisce la sua età dall'atmosfera bianca, semplice, non particolarmente umida, ma un po' anonima. E' un passaggio gratuito e vale la pena percorrerlo per poter flaggare l'esperienza di passare sotto il Tamigi con le proprie gambe.



CURIOSITA' SUI TUNNEL PEDONALI SOTTO AL TAMIGI:
Il primo tunnel ideato per i pedoni, o meglio per i cavalli vista l'epoca vittoriana, è quello che oggi usa la linea arancio della metropolitana per collegare Wapping e Rotherhithe, ideato da Brunel e inaugurato nel 1843.
Un altro tunnel fu inaugurato nel 1870 come trasporto ferroviario e convertito in pedonale poco dopo, ma dovette chiudere dopo l'apertura del Tower Bridge. Esiste ancora oggi, ma è usato per la rete idrica e le telecomunicazioni.
Un tunnel attivo è quello di Woolwich, appena a sud dell'aeroporto London City, che coi suoi circa 500 metri, permette di attraversare il fiume quando non ci sono traghetti al molo.




  • Tornando a noi, oltrepassando la nave entriamo in un giardino che fa parte del complesso dell'Old Royal Naval College, che è formato da sei edifici. Il primo che troviamo sulla nostra destra ospita il Tourist Information Centre, utile per prendere un mappa gratuita del quartiere, con tanto di addetto che vi spiega cosa potete vedere; da lì si accede anche al Discovery Greenwich Visitor Centre che è una sorta di museo gratuito che ripercorre tutta la storia della zona.


  • Proseguendo dritto (col Tamigi a sinistra) troviamo quattro edifici che ospitano l'Università di Greenwich e il Conservatorio Trinity Laban. Si possono visitare le due stanze sotto alle due famose cupole: a destra (Tamigi alle spalle) la Painted Hall e a sinistra la Cappella. Io ho avuto la fortuna di trovare una pianista all'interno che creava un'atmosfera molto particolare, ma non so se fosse un caso o se è frequente che qualcuno suoni lì.

  • Per uscire abbiamo scoperto che il cancello all'opposto di quello sul fiume era chiuso, quindi abbiamo dovuto usare quello tutto a sinistra, da cui si intravedono i camini della centrale elettrica. Camminando verso la collina si entra poi nei giardini del National Maritime Museum, al cui interno oltre al museo stesso che è quello sulla destra (riconoscibile dalle ancore enorme davanti all'ingresso), c'è la Queen's House che non è visitabile fino al 2016. Il museo è gratuito, carino specialmente per i bambini, ma una visita la merita per il planisfero gigante al primo piano, difficile da fotografare senza qualcuno che ci stia camminando sopra!
Una volta usciti lo sguardo va sul curatissimo Greenwich Park che copre la collinetta, sulla cui cima ci sono il Royal Observatory, il Planetario e la Pavillion Tea House. Vengono indicate due vie per arrivarci: una più corta ma più ripida e una più lunga ideale per passeggini, sedie a rotelle e biciclette.


Come già anticipato la vista da qui ripaga la fatica della salita: lo skyline di Londra unito al verde del parco regalano fotografie spettacolari. Se il tempo lo permette è bello anche sedersi nel prato e rilassarsi.


  • Per una cosa è famoso questo quartiere in tutto il mondo: il meridiano zero. Ora, due sono i metodi per farsi una foto ricordo: pagare 9.50 sterline e fare un giro all'osservatorio oppure entrare dal cancelletto laterale e fare una foto con una linea nera per terra e una scritta decisamente usurata dal tempo. Io ho optato per la seconda che è comunque un ricordo.


  • Tornando verso il livello del fiume e uscendo sul lato sinistro c'è Crooms Hill, su cui troviamo il Fan Museum, cioè il museo dei ventagli, il cui ingresso costa 4 sterline, e più avanti il Greenwich Teathre. Scendendo ancora si vede la chiesa di St. Alfege e sulla destra si incontra un mercatino, che non è quello famoso, ma un piccolo mercatino dell'antiquariato.



Il Greenwich Market è poco più avanti sempre sulla destra, un insieme di bancarelle al coperto e negozi, con vestiti, pezzi d'antiquariato e bigiotteria.
Eccoci tornati alla metro, ma non dimentichiamoci che ci aspetta il tunnel sotto al fiume pochi metri più avanti.
  • Cercando un bus o prendendo la DLR + metro potete arrivare alla punta a North Greenwich dove si trova il Millennium Dome, ora ribattezzato O2: è un'arena polifunzionale nata per celebrare il nuovo millennio e che ora ospita eventi sportivi, musicali e culturali.

ISLE OF DOGS. Zona 2

Dall'altra parte del fiume rispetto a Greenwich troviamo l'Isola dei cani, che in realtà è una penisola il cui nome non si sa se derivi dai cani da caccia di Enrico VIII o sia una storpiatura di "docks", che vuol dire bacino, visto il numero di moli che erano presenti. Questa zona è passata dal'essere una palude a un importante centro commerciale per via dei bacini, abbandonata quando questi non potevano far fronte alla nascita dei container, riqualificata negli ultimi vent'anni con la costruzione del centro direzionale.
Due sono le cose principali da vedere qui: Canary Wharf e il Tunnel sotto al Tamigi di cui abbiamo già parlato.






Il centro direzionale di Londra, il regno degli uomini giacca e cravatta che all'ora di pranzo fanno code lunghissime per arraffare un panino e mangiarlo alla velocità della luce prima di tornare in ufficio o anche strada facendo, il paradiso di chi vuole fare shopping visto l'elevato numero di negozi presenti, il luogo che può incutere terrore a chi ha paura di perdersi in quanto è più che enorme. Tutto questo è Canary Wharf.
Insomma, una città nella città, dotata di qualsiasi cosa abbiate bisogno: centro commerciale, uffici, ristoranti, musei, mostre e gallerie d'arte, cinema, hotel, appartamenti, è anche sede delle principali banche e giornali.

Collegata tramite:
metropolitana Jubilee Line (grigia), fermata Canary Wharf
DLR, fermata principale Canary Wharf, ma anche Heron Quays (sud) e West India Quay (nord)
traghetto, fermata Canary Wharf Pier 
Se avete un albergo qui vicino e trovate voli sul London City Airport, questo si trova a soli 20 minuti di metropolitana verso est. Dall'Italia i voli diretti partono da Milano Linate, Roma, Venezia e Firenze.
Soggiornando in zona ho avuto modo di vederla col caos dell'ora di pranzo, con la tranquillità del mattino prima dell'apertura dei negozi, con il fascino delle luci di sera.
Non c'entra nulla con la Londra turistica, potrebbe quasi sembrare di stare a New York, con tanto di pista di pattinaggio nel periodo natalizio, però anche questa è Londra, in una versione molto moderna. 
Di sicuro vale la pena anche solo una puntatina per vedere quello che fino a pochissimi anni fa, il 2012, era l'edificio più alto del Regno Unito: il One Canada Square, quello col tetto a piramide che si vede anche in alcuni film.

In realtà ci si può passare delle ore anche solo contemplando le opere di arte pubblica sparse un po' ovunque, la maggior parte delle quali non riconoscibili come tali in quanto integrate nella struttura.



Gli amanti dell'architettura possono ammirare, di Norman Foster, sia la stazione della metro, che si trova praticamente in centro al complesso, sia a nord, a Crossrail Place,  la nuova stazione del super treno veloce; questo attraverserà a 25 metri di profondità la città da est a ovest per incrementare i trasporti. La linea sarà operativa dal 2018, ma la stazione è già famosa per avere un tetto verde: gli alberi che sono stati tolti per dar spazio al cemento sono stati ora rimessi in questo giardino con un tetto aperta per far entrare luce e pioggia.
Insomma, si può passare una mezza giornata a zonzo tra l'oggi e il domani, facendo solo attenzione a non perdersi!



PASSEGGIATA LUNGO IL TAMIGI
Volendo farsi una passeggiata lungo il fiume, tutta la città è attraversata dal Thames Path, che parte dalla Thames Barrier, poco a est di Greenwich, sotto al London City Airport e con quasi 290 Km arriva a Kemble nel Gloucester, passando per Windsor e Oxford.
Potrebbe essere un itinerario interessante e alternativo per gli amanti della bicicletta percorrerlo tutto, ma anche restando in città ci sono scorci da fotografare a ogni curva.

Due sono i tratti che ho percorso questa volta.

  • DA CANARY WHARF A SHADWELL BASIN (1h circa)


Londra è divisa in 33 borghi (boroughs)e ognuno di questi è diviso in quartieri (wards). Con questa passeggiata siamo nel borgo di Tower Hamlets e attraversiamo in ordine i distretti Canary Wharf, Limehouse e Shadwell.

Partendo dal Canary Wharf Pier, col One Canada Square alle spalle, ci si incammina verso destra e si segue il lungofiume; man mano che avanziamo cambiano le distanze tra i palazzoni del quartiere appena lasciato e quelli della city davanti a noi. 


Limehouse è una di quelle zone mai sentite, ma che poi potreste prendere in considerazione per andarci a vivere volentieri: un quartiere prevalentemente residenziale, ben curato, sicuro, con le abitazioni che affacciano sul fiume. Peccato per i costi proibitivi! Il sentiero passa a tratti sulla sponda per poi rientrare e districarsi tra le vie, in mezzo ai condomini, con tanto di cancelli che vengono chiusi di sera. 


Passando per Narrow street troviamo sulle destra il Ropemakers field, con collinette e giochi per bambini nel caso ne aveste con voi, mentre più avanti sulla sinistra c'è The Grapes, un pub che vanta più di 500 anni e tra i cui proprietari troviamo anche Ian McKellen, meglio conosciuto ai più come Gandalf.



Ad un certo punto bisogna attraversare un ponte perchè la strada è interrotta dal passaggio del canale che porta al Limehouse basin e consiglio altamente di fare una deviazione a destra dove si poterà vedere uno dei posti più graziosi e fotograficamente meno attribuibili a Londra. 



Tornando verso il fiume, riprendiamo il percorso circumnavigando una struttura più bassa rispetto alle altre costruzioni, rivestita di mattoncini rossi. Si tratta di The Narrow, uno dei dodici ristoranti londinesi di Gordon Ramsey. Se volete fermarvi i prezzi viaggiano dalle 15 alle 19 sterline per un primo e dalle 16 alle 25 per un secondo grigliato.

Tante altre abitazioni ci portano verso Shadwell, dove troviamo il King Edward VIII Park in cui possiamo rilassarci su una panchina godendo nuovamente del panorama.







Poco più avanti lo Shadwell Basin è ottimo per chi ama le attività all'aria aperta: kayak, canoa, parete d'arrampicata, quadro svedese, vela sono alcuni degli sport che si possono fare.








Proseguendo, in poco più di 20 minuti si arriva al Tower Bridge.


  • DAL TOWER BRIDGE AL LONDON EYE (1h circa)






Partendo dalla sponda sud del ponte proseguiamo sul lungofiume, dove già si possono fare delle foto alla city e alla Torre di Londra. Qui siamo nel borgo Southwark. (Attenzione che la mappa che ho inserito ha il sud verso l'alto).








Sul nostro cammino troviamo subito il City Hall, sede della Greater London Authority, dove si trova il sindaco. Anche questo progetto è di Norman Foster.



Questa zona è chiamata, da non molto, More London e comprende, oltre al municipio, un anfiteatro all'aperto con la capienza di 800 persone, chiamato The Scoop, uffici, negozi, ristoranti e un'area pedonale dove è possibile trovarsi a fare delle foto bizzarre come questa:


Londra con le palme! Si tratta della London Riviera, un bar all'aperto installato questa estate (2015) che riproponeva un clima tra Miami e la riviera francese, dove potersi rilassare su uno sdraio sorseggiando un cocktail dimenticandosi degli almeno dieci gradi in meno di differenza!




Proseguendo dritto passiamo di fianco alla HMS Belfast, l'incrociatore leggero che è lì in pianta stabile per essere visitato. Sempre dritti si arriva al London Bridge, ma prima di arrivarci il nostro sguardo sarà stato rapito da questa new entry del 2012, l'edificio più alto della Gran Bretagna e secondo in Europa coi suoi 310 metri, progettato dall'italianissimo Renzo Piano: lo Shard. Il suo nome vuol dire scheggia, che è esattamente la sua forma; per vederlo dalla base bisogna attraversare la stazione della metro London Bridge. Per salire ai piani panoramici 68,69 e 72, da dove si ha una visione a 360 gradi sulla città, bisogna pagare almeno 26 sterline. La vista è di sicuro spettacolare, ma potreste anche valutare di vederla da qualche piano più in basso utilizzando uno dei 6 ristoranti e bar: 
Lang: piano terra
AquaShard: 31
Oblix: 32
Hutong: 33
Ting: 35
Gong: 52
Quest'ultimo è il più alto e richiede una consumazione minima di 30 sterline (più 12.5% di mancia), ma almeno per poche sterline in più si sorseggia anche un cocktail!
Se proprio avete soldi da spendere o volete fare i romantici (o i fighi!) c'è anche un hotel, il Shangri-La, con 185 stanze e 17 suite dal 34° al 52° piano. Vi costerà non meno di 340 sterline a notte a camera, ma ragazzi, che spettacolo!




Passato il London bridge il sentiero fa una deviazione passando davanti alla Southwark Cathedral.













Poi torna sul fiume dove, dopo un edificio con una struttura sporgente, troveremo il Shakespeare Globe, che è la ricostruzione del teatro originale dove recitò il drammaturgo, visitabile con 15 sterline.

Di fianco c'è l'enorme struttura della galleria d'arte moderna Tate Modern, il cui ingresso è gratuito.


Davanti a noi, invece, c'è il modernissimo e pedonale Millenium Bridge e non si può fare a meno di percorrerne almeno una parte sia per la sua particolarità sia perché arrivando a metà si ha la vista più bella della cattedrale di St. Paul che si possa avere dal livello stradale.






Passato il Blackfriars Bridge, il cui nome deriva dal vicino monastero di frati domenicani, potete dare un'occhiata a come stanno procedendo i lavori di costruzione del One Blackfriars, un nuovo complesso di edifici comprensivo di questo palazzo che supererà i 150 metri e sarà quindi uno tra i più alti della città. Termine lavori previsto per il 2017, la foto a sinistra è la situazione a settembre 2015, l'altra è un poster su un muro lì vicino per far vedere come diventerà.






L'ultimo quarto d'ora lo si passa guardando gli edifici sulla sponda opposta, finchè dopo la curva si inizia a scorgere il London Eye che cattura la nostra attenzione posizionandosi al centro del cammino.
Una volta lì siamo tornati alla Londra turistica e allora basterà attraversare il Westminster Bridge e avremo a nostra disposizione il Big Ben, il Parlamento, Westminster Abbey etc....


SHOREDITCH e BRICK LANE



Premetto col dire che questa zona l'ho vista solo per poche ore e di sera in quanto ci sono capitata invitata ad una festa, per cui vi rimando a degli articoli su tutto quello che offre e di cui non posso dare un responso personale. 

Ci troviamo nella parte più meridionale del borgo di Hackney, al confine con la City, sulla mappa siamo a nord del Tower Bridge, la fermata della metro è Shoreditch High Street; Shoreditch è il nome del quartiere e l'area in cui si trova è oggi considerata hipster, cioè con gente che va un po' controcorrente, alternativa, innovativa; fino a qualche anno fa zona malfamata, oggi piena di artisti e studenti, forse un po' la Montmartre londinese, c'è chi la definisce all'avanguardia. 

Questo lo si può dedurre anche da locali particolari quali il Cereal Killer Cafè, un grazioso bar di proprietà di due fratelli gemelli che ha in menù solo cereali di ogni provenienza; oppure il Boxpark, un insieme di container ristrutturati e trasformati in negozi e ristoranti. O ancora la scuola per diventare artisti di circo, dove con 72 sterline potete fare il sabato una lezione di prova. 
La zona è più economica rispetto al centro di Londra, quindi ci vivono tante etnie diverse che la rendono ancora più multiculturale di quanto non sia la città stessa. Tanti sono i locali e la gente che riempie le strade di sera, richiamata da un po' tutta la città, dando alle vie un'atmosfera quasi da festa. Diversi sono i pareri che ho sentito da chi a Londra ci vive: alcuni dicono che è una zona tranquilla e ci vanno regolarmente, altri dicono che non è una delle zone migliori soprattutto dopo una certa ora quando le strade sono piene di gente ubriaca che vomita (che io personalmente non ho visto durante il mio tragitto,ma forse non era poi così tardi). Io credo sia una zona come molte altre in cui basta solo avere un minimo di attenzione in più se ci si va di sera, ma in fondo un po' di buonsenso non guasta mai da nessuna parte.

Brick Lane è una via lunga quasi un chilometro che parte poco lontana la fermata della metro e va verso sud. Gli amanti dei murales adoreranno questa zona che ne è piena, alcuni belli, alcuni un po' meno, i più conosciuti sono quelli di Bansky. Sebbene usciamo dai confini del borgo, la tipologia dei residenti è simile, anche se da metà via si può notare come aumentino gli asiatici dal numero di ristoranti indiani che affolla entrambe le sponde.

Al numero 91 troviamo la Old Truman Brewery, un fabbricato che era il più grande birrificio londinese, trasformato in un insieme di negozi, bar, centro espositivo, sede di eventi e vita notturna.





Insomma, un quartiere un po' particolare se avete voglia di passare qualche ora di vera vita urbana per niente turistica.



WIMBLEDON

Appena si legge questo nome non si può non associarlo a uno dei tornei di tennis più famoso al mondo e infatti la maggior parte dei turisti visita Wimbledon proprio in questa occasione, dove però il sovraffollamento fa perdere quella naturale quiete che si respira normalmente. Io sono andata a visitare questo quartiere in un periodo senza eventi e ho camminato per qualche ora qua e là godendomi la pace e la tranquillità. Siamo in una zona totalmente residenziale e decisamente per benestanti, e basta uno sguardo alle villette e alle macchine parcheggiate per capirlo: diciamo che la più scarsa che si vede in giro è forse un'AUDI!


Il metodo più veloce per arrivarci è usare la District Line della metro (linea verde) e fermarsi al capolinea col nome del quartiere, che è anche una stazione dei treni. Non troveremo mappe cartacee da nessuna parte, quindi o ce ne portiamo una da casa, o ci scaricate un'app sul telefono da usare offline (a meno che non abbiamo una connessione dati non in roaming), o ci regoliamo a spanne con la piantina della zona posta su un cartello fuori dalla stazione, oppure iniziamo a girare a caso per le vie che ne vale la pena, fino al momento in cui chiederemo informazioni per tornare sulla retta via. 









Tante vie, tutte uguali e tute diverse, contornate da un verde costante, piene di tipiche casette inglesi, niente grattacieli, palazzi, condomini o anche solo case a più di due piani. Ci sembrerà di essere immersi in uno dei programmi di Travel & Living in cui si cerca casa, ma appena troveremo un'agenzia immobiliare e daremo un'occhiata ai prezzi capiremo che per comprarne una non ci basterebbero tre vite e quindi potremo tornare alla realtà e proseguire oltre!














Da vedere è l'High Street Wimbledon, che è il proseguo della Wimbledon Hill Road che parte appena fuori a destra della stazione; è una via principale che fa parte della zona più antica e medievale del quartiere e, infatti, in mezzo ai diversi negozietti dal sapore già retrò, troviamo alcuni edifici di epoche antiche:

alla rotonda che incrocia Church Road c'è il pub/hotel Dog & Fox del 1800, che pare sia frequentato da chi va a giocare a tennis perchè è il primo pub che si incontra arrivando dai campi;
salendo fino al numero 55 troveremo il pub/hotel Rose & Crown  risalente al 1600;
una decina di passi indietro, invece, si intravede con un ingresso rientrante la Eagle House, una casa costruita all'inizio del 1600 e passata in diverse mani, ma che ancora conserva la struttura del tempo. Non è possibile visitarla internamente.


Se volessimo proprio rilassarci e immergerci nella natura, alla fine della strada inizia il Wimbledon Common, un immenso parco in cui è possibile fare passeggiate a cavallo, giocare a golf, fare jogging, o solamente passeggiare e guardare le anatre negli stagni; quando abbiamo finito possiamo arrivare al mulino, che funziona davvero e produce farina che vendono, e berci un tè alla Tea Room, che però chiude alle 16.30, quindi niente tè delle 5!


Ma alla fine, diciamocelo, se arriviamo fino a Wimbledon non è che possiamo andarcene senza aver visto, almeno da fuori, i famosi campi da tennis. Dobbiamo arrivare quindi sulla Church Road fino all'ingresso della struttura che è all'altezza dell'edificio rotondo. Si può entrare gratuitamente, invitati anche da un vero gentleman alla guardiola, nel primo cortile, dove è possibile farci una foto tra Serena e Novak o semplicemente vedere quello che si chiama prato inglese all'ennesima potenza. Se poi siamo amanti di questo sport l'ingresso al museo costa 13 sterline o museo + tour ne costa 24.

Dall'altra parte della strada, giusto per rimarcare che i passatempi dei residenti sono al pari col loro conto in banca, ecco l'immenso e curatissimo campo del Wimbledon Club dove si può giocare a cricket, hockey, tennis e squash.
Se costeggiamo il parco sulla Arthur Road arriviamo alla fermata della metro Wimbledon Park, altrimenti possiamo ridiscendere la Church Road fino alla Wimbledon Hill Road e tornare alla fermata Wimbledon. All'uscita del campo si può prendere anche l'autobus che ci porta dritti in stazione, ma dobbiamo attraversare la strada, perché siamo sempre in Inghilterra e la viabilità funziona al contrario!

Buon divertimento.